La cultura giapponese - quella orientale in senso esteso - è qualcosa di difficilmente comprensibile per gli occidentali: se capirla è complesso, assimilarla è impossibile.
Eppure pensiamo a quanto, da piccoli, siamo stati esposti quotidianamente a una delle sue produzioni più frenetiche e curate, quella dell'animazione. Anime è il termine esatto; la maggior parte dei 'cartoni animati' arriva da là, dall'Oriente nel quale, secondo tradizione, si nasconde il diverso e non conoscibile. E non lo sapevamo neanche.
Il lavoro di Andrea Fontana, La bomba e l'onda. Storia dell'animazione giapponese da Hiroshima a Fukushima, si fa carico di una mole di informazioni non indifferente, filtrata in un approccio comparatista che non può non considerare la storia del Giappone (anche dai punti di vista sociale ed economico), la sua cultura e i media contagiati dalla febbre dell'animazione. Un approccio interdisciplinare che aiuta i meno esperti a contestualizzare aspetti e situazioni poco familiari.
Condivisibile la riflessione dell'autore nell'introduzione, che si impegna a restituire "dignità intellettuale" all'anime nel nostro emisfero, soprattutto nell'ambiente accademico, paralizzato dall'ombra imponente della Disney, che ha condizionato per decenni la percezione dell'animazione. Anche se, in realtà, il carrozzone dello zio Walt, con i suoi lati oscuri, meriterebbe a sua volta un'analisi più approfondita.
Ma il Giappone, con tutto ciò che sta dietro alla sua cultura, è troppo ricco e fitto per non stimolare l'attenzione di chi, per anni, ha fruito dei suoi prodotti in tale quantità da averne l'immaginario contaminato; e di questo tanto più ci si accorge quanto più si cresce.
I due noti riferimenti del titolo sono, oltre che momenti shock della storia del paese, due indicativi punti di inizio e fine della linea temporale intorno alla quale si snoda la riflessione di Andrea Fontana. Un libro completo e consigliato per gli amanti dell'animazione, del cinema, della cultura e della storia del Giappone, e per tutti coloro che siano interessati a esplorare l'origine di una fetta significativa della loro infanzia in tv.
Butta una bomba dall'altra parte del mondo e aspetta la reazione: un'onda ti sommergerà.