Incredibile successo riscosse in Italia il Musicarello, genere di commedia musicale così ribattezzato per celebrare un fenomeno che imperversò tra i giovani a cavallo degli anni '60.

Forse tra i peggiori esempi di cinema di genere, il filone celebrava il melodico di personaggi come Gianni Morandi, Little Tony, Orietta Berti e Rita Pavone, ma inglobò anche attuali oggetti di culto come Mina e Celentano. Finirono nell'imbuto anche artisti del calibro di Fulci e Totò.


Sceneggiature strumentali alle esibizioni canore dei "divi" dell'epoca e canzoni con testi e arrangiamenti a loro volta funzionali a soggetti incommentabili.

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