Pasolini racconta gli ultimi giorni dello scrittore, regista e poeta Pier Paolo Pasolini, pensatore raffinatissimo che anticipò i tempi nel prevedere la trasformazione della società italiana.

Chiave decisiva del suo pensiero fu l'amore per i giovani "ragazzi di vita", chiave di interpretazione per diagnosticare gli effetti delle decisione politiche degli anni Sessanta, a lungo termine identificate come dannose per l'autentica crescita del paese. E aveva ragione.


Pasolini fu brutalmente assassinato a 53 anni a Roma; il delitto non è mai stato risolto e tante sono le ipotesi sorte per spiegare l'esecuzione di un uomo tanto geniale quanto fastidioso per la moralità dell'Italietta e una frangia della politica italiana.

Il protagonista è Willem Dafoe, diretto dal regista italo-americano Abel Ferrara, alla quarta collaborazione con l'attore, che sicuramente presenta delle somiglianze con Pasolini, a partire dal volto ossuto e scavato.