La censura colpisce il poster di Eva Green del sequel di Sin City
Photoshop aggiusta tutto. L'accusa era "curva del seno e capezzolo troppo visibili"
Il poster di Eva Green per Sin City - Una donna per cui uccidere è stato oggetto di una controversia che si è risolta con qualche piccolo ritocco digitale.
La MPAA (Motion Picture Association of America) ha sostenuto che si vedesse troppa nudità nella versione originale e ha bannato il poster, con grande stupore della Dimension Film e dell'attrice stessa, che ha dichiarato di non considerarsi una femme fatale ma di aver voluto omaggiare, con la sua posa, lo stile del noir classico.
La trasparenza del suo abbigliamento è stata l'oggetto dell'accusa, perché lascia intravedere, pur in ombra, troppo seno; la soluzione è stata quella di moderare la trasparenza e il gioco del controluce all'altezza del torace, tanto è bastato per aggirare la censura, sempre bacchettona.
La differenza tra la versione aggiustata e quella originale non si vede quasi. Letteralmente, il poster è stato bannato "'for nudity - curve of under breast and dark nipple/areola circle visible through sheer gown"...
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