Biografia del curatore, canale Cinema

MARCO ROVARIS consegue la Laurea Specialistica in Culture moderne comparate presso la Facoltà di Scienze umanistiche dell’Università degli Studi di Bergamo.

La sua tesi nasce dall'intuizione di Thomas De Quincey in “L’assassinio come una delle belle arti” e segue un percorso interdisciplinare attraverso il cinema e la letteratura volto a riflettere sul valore estetico del delitto, in un dibattito tra etica ed estetica che trova un'ideale e momentanea conciliazione in "Seven" di David Fincher. Vengono presi in esame vari autori e temi, da Shakespeare a Pasolini, da Poe a De Palma, dagli storici 'assassini' mossi dall'effetto dell'hashish all'omicidio fine a se stesso di matrice ottocentesca e decadente.

La tesi del triennio si rivolge invece unicamente al cinema e analizza il cambio di ritmo delle comiche di Laurel e Hardy con il passaggio dal muto al sonoro, in particolare mettendo a confronto lo stile slapstick di "Big business" con l'andamento flemmatico di "Me and my pal".

Fin da piccolo si affeziona al cinema e i suoi interessi non contemplano né un genere né un autore precisi, ma spaziano senza particolari filtri e senza necessariamente scindere l'approccio al film come forma d'evasione da quello come forma d'arte. Ultimamente si avvicina alla scrittura creativa e al videomaking.

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