All’interno del fitto programma offerto dall’Ottobre Manzoniano, la kermesse di spettacoli ed eventi promossa dal Comune di Cormano nel segno del grande scrittore lombardo, venerdì 21 settembre, alle ore 21.00, nell’area della Villa Manzoni sarà proposto LO SPETTACOLO DEI PROMESSI SPOSI con l’attore Giuseppe Cederna, noto al grande pubblico per essere stato tra gli attori di Mediterraneo, oltre che per aver calcato i palcoscenici dei più famosi teatri italiani.

Grazie a un fortunato ritrovamento, la Fondazione Cineteca Italiana dispone dell’unico negativo originale del primo lungometraggio ispirato a I promessi sposi. Il film, opera di Mario Bonnard del 1922, che ha sopportato nel tempo diverse traversie, è stato sottoposto ad un attento restauro digitale e viene riproposto in una splendida veste rinnovata.

Nel presentare al pubblico il film, sospeso tra ascendenze colte e tradizione popolare, si è dato vita ad un evento, a metà strada tra cinema e teatro. A Dante Isella, uno dei più importanti critici e filologi italiani, la Cineteca Italiana ha affidato l’incarico di scegliere, tra le pagine immortali del capolavoro di Alessandro Manzoni, i brani più significativi e correlati alle immagini del lungometraggio di Bonnard. All’attore Giuseppe Cederna il compito di leggerli durante la proiezione, dialogando con la musica composta per l’ occasione ed eseguita al pianoforte da Umberto Petrin, uno dei più celebri musicisti italiani di musica jazz.

Raffinata l’alchimia che ne nasce. Teatro, letteratura, musica e cinema si fondono in perfetta armonia creando un’atmosfera coinvolgente e affascinante.

I PROTAGONISTI DELL’ EVENTO

Mario Bonnard debuttò giovanissimo sul grande schermo come attore. Colto, raffinato, elegante venne scelto da M. Caserini come protagonista del film Santarellina (Ambrosio, 1911) al fianco di Gigetta Morano. Nel 1912, sempre all’Ambrosio, ebbe modo di affermare le sue molteplici capacità interpretative in Satana di Luigi Maggi. Il film era basato sull’idea (in seguito adoperata anche da D.W. Griffith per il suo Intolerance) di rappresentare le diverse manifestazioni di un’ unica forza attraverso epoche diverse. Lavorando per la casa di produzione Gloria, apparve accanto alla Borelli in Ma l’amore mio non muore e in Le memorie dell’altro. Nel 1917 iniziò la sua attività di regista, che lo portò a lavorare negli studi di Berlino e Parigi. Poco interessato a scandagliare le possibilità espressive del cinema, si specializzò nella riduzione di opere letterarie molto note e nella realizzazione di opere a carattere popolare (Avanti c’è posto!, Campo dei fiori).

Dante Isella è uno dei più importanti critici e filologi italiani. Allievo di Gianfranco Contini, ha insegnato letteratura italiana all’Università di Pavia dal 1967 al 1977 e al Politecnico Federale di Zurigo, occupando la cattedra che già fu di Francesco De Sanctis, dal 1972 al 1988. E’ membro dell’Accademia della Crusca, dell’Accademia dell’Arcadia, dell’Accademia di Brera e dell’Accademia dei Lincei. Ha diretto dal 1961 al 1993 la collana dei “Classici Mondadori”.
Si è dedicato in particolar modo allo studio della grande letteratura lombarda, dal Cinquecento al Novecento, in lingua e in dialetto: ha curato edizioni critiche delle opere di Carlo Porta (1775-1821), il maggior poeta dialettale milanese, di Carlo Maria Maggi (1630-1699), poeta e commediografo, di Giuseppe Parini (1729-1799), poeta dell’ Illuminismo lombardo. Nel Novecento i suoi interessi si sono rivolti a Delio Tessa, di cui ha curato un’edizione critica e commentata delle poesie e delle prose, a Carlo Emilio Gadda, uno dei maggiori scrittori italiani del Novecento e al poeta Vittorio Sereni, di cui ha curato un’edizione critica per la collana “Meridiani” di Mondadori.
Sono da ricordare anche i contributi allo studio critico dell’opera di Eugenio Montale e in particolare del carteggio Montale-Contini. Dante Isella è inoltre autore di indagini storico-linguistiche come “La lingua e lo stile di Carlo Dossi” e “I lombardi in rivolta”, nonché di rilevanti studi sull’opera manzoniana.

Giuseppe Cederna è attore di cinema e teatro. Scrive di viaggi, dall'Himalaya alla Valtellina, su «Repubblica», «Espresso», «I Meridiani», «Gente Viaggi». In cinema ha lavorato, fra gli altri, con Bellocchio, Monicelli, Comencini, Scola. Ha partecipato a numerosi film italiani tra cui Marrakech Express e Mediterraneo di Gabriele Salvatores, Italia Germania 4-3 di A. Barzini, Il partigiano Johnny di Guido Chiesa, El Alamein di Enzo Monteleone.
Tra gli spettacoli teatrali ricordiamo: Amadeus di P. Shaffer, con Umberto Orsini; Il giardino dei ciliegi di Anton Cechov, regia di Gabriele Lavia; La Febbre, di Wallace Shawn; FreeClimbingBenni, di Stefano Benni e Giuseppe Cederna; Tacalabala! Il racconto del calcio, regia di Giorgio Gallione, da un'idea di Giuseppe Cederna; Cani sotto la pioggia, spettacolo-concerto per voce, pianoforte e chitarra elettrica con testi di Tom Waits, Nick Cave, Bob Dylan, Raymond Carver; Il giro del mondo in 77 minuti, un viaggio per parole, immagini e musica da Genova all’Australia e Lennon e John di G. Lucariello, ispirato all’ultima ora della vita di John Lennon.

Umberto Petrin, è considerato uno dei migliori pianisti italiani di jazz. Diplomato in pianoforte al Conservatorio, ha realizzato oltre 30 CD, molti dei quali premiati dalla critica, insieme a musicisti quali: Steve Lacy, Enrico Rava, Paolo Fresu, Tiziana Ghiglioni, Robbie Robertson, Lee Konitz, Lester Bowie. Ha suonato nei maggiori festival italiani e internazionali: Parigi, Madrid, Grenoble, Lisbona, Yohoama, Toronto, Chicago, Amburgo. Nel 1997 è entrato nella più prestigiosa formazione italiana: l’Italian Instabile Orchestra. Dal 1999 collabora con lo scrittore Stefano Benni e dal 2001 si esibisce al fianco dell’attore Giuseppe Cederna.

Ulteriori informazioni su: www.comune.cormano.mi.it