Il Premio Nobel per la pace quest'anno è andato ad , l'ex vice presidente di Bill Clinton, che ha vinto il prestigioso riconoscimento congiuntamente al Comitato intergovernativo per i mutamenti climatici (Ipcc) dell'Onu.

Secondo quanto espresso formalmente dal comitato per il Nobel la scelta è caduta sull'autore del documentario Una scomoda veritià in virtù dei suoi: «sforzi per costruire e diffondere una conoscenza maggiore sui cambiamenti climatici provocati dall'uomo e per porre le basi per le misure necessarie a contrastare tali cambiamenti».

Alternando la sua storia personale ad una cronaca dei dati e delle catastrofi ambientali che hanno colpito gli Stati Uniti nel 2005, il documentario espone il comprovato legame tra le emissioni di anidride carbonica ed i mutamenti climatici planetari, evidenziandone gli effetti già in atto e quelli che, prevedibilmente, potrebbero generarsi.

E' innegabile che in questo caso particolare il cinema abbia avuto una grande importanza nel diffondere le idee e gli allarmi lanciati da Al Gore. Prodotto dalla Paramount Classics e diretto da Davis Guggenheim, Una scomoda vertià ha infatti attirato numerosi spettatori e spinto molti personaggi famosi a dichiarare pubblicamente la propria preoccupazione per la situazione ambientale.