Il Festival del Cinema Latino Americano di Trieste, la più vasta rassegna europea sulla produzione cinematografica, video e televisiva del continente latino, giunge alla sua XXII edizione. Dal 3 all’11 novembre, al Teatro Miela di Trieste (in Piazza Duca degli Abruzzi, 3) verranno presentati circa 200 tra film e documentari sulla realtà culturale, artistica, storica e sociale dell’America Latina.
Una manifestazione nata per offrire una panoramica su una produzione ricca di fermenti e stimoli culturali, ma spesso sconosciuta al grande pubblico europeo in quanto penalizzata dai grandi circuiti di distribuzione internazionali.

Numerosi gli appuntamenti proposti a tutti gli appassionati: dai 14 film in Concorso (selezionati fra le più recenti produzioni di tutto il continente), alle numerose diverse retrospettive dedicate agli autori, come ad esempio la retrospettiva-omaggio dedicata allo scrittore Gabriel García Márquez:, la più ampia rassegna mai realizzata in Europa sulle trasposizioni cinematografiche dei romanzi e delle opere scritte per il cinema dal Premio Nobel colombiano. O ancora la sezione-omaggio sul regista, sceneggiatore e documentarista brasiliano Joaquim Pedro de Andrade (1932 – 1988), uno dei padri del Cinéma Nôvo brasiliano.

La sezione “Informativa” proporrà invece alcune opere recenti, già presentate ai più importanti festival europei. Tra i titoli annunciati: “L’amore che cos’è” di Johnny Dell’Orto (una coproduzione Cile-Italia), “Nzinga” di Octavio Bezerra e “Tiro libre” di Marcelo Piña.

Un’altra sezione, “Salon España”, sarà invece dedicata alle produzioni cinematografiche spagnole, con particolare riferimento ai nuovi linguaggi e tecnologie, e alle opere che possono trovare spazio nel mercato italiano.

Un’attenzione particolare viene inoltre riservata dal festival triestino alle problematiche delle minoranze e dei fenomeni migratori, contesto in cui spiccano le due sezioni dedicate alla presenza ebraica ed italiana in America Latina.: “Shalom” ed il “Premio Oriundi”

Completano il programma alcune sezioni rivolte alle produzioni video e digitali, alle scuole di cinema, alla musica latina e alla documentaristica, e una sezione su “Cinema e memoria”, dedicata all’epoca d’oro del cinema messicano, con titoli come “Macario” di Roberto Gavaldón, “El ángel exterminador” e “Simón del desierto” di Luis Buñuel.

A chiudere il Festival una menzione speciale intitolata alla memoria di Salvador Allende, dedicata agli artisti impegnati a valorizzare la condizione umana e la storia dei popoli latino americani. La sezione vedrà protagonista il regista cileno Miguel Littín, presidente della Giuria, di cui verranno presentate varie opere della sua fondamentale produzione artistica e di impegno civile (da “El Chacal de Nahueltoro”, “Compañero Presidente” e “La tierra prometida”, passando per “Actas de Marusia” e “Acta general de Chile”, fino ai più recenti “Sandino” e “Los náufragos”). A Miguel Littín sarà conferito il “Premio Allende” del XXII Festival del Cinema Latino Americano di Trieste.

Le proiezioni si terranno ogni giorno, al Cinema Teatro Miela, dal mattino fino a mezzanotte. Tutte le principali opere nella sala cinema saranno con traduzione simultanea (a cura delle studentesse della Scuola Interpreti dell’Università di Trieste), mentre quelle in sala video saranno in versione originale.
Ingressi singoli alle proiezioni a 5 Euro, e tessere-abbonamento (con riduzioni per gli immigrati extracomunitari) a 30 e 15 Euro

Per tutte le altre informazioni: www.cinelatinotrieste.org e, dal 3 novembre, al numero telefonico del Cinema Teatro Miela 040/3477672.