Dalla New Orleans post-Katrina all’Africa dei più giovani, dalla Cuba di oggi alla realtà toscana degli anni Settanta, dalla rampante modernizzazione cinese al popolo rom d’Italia e dell’est europeo.

Il 48esimo Festival dei Popoli
, rassegna internazionale del film documentario - in programma dal 16 al 22 novembre in vari luoghi fiorentini (Cinema Gambrinus, Auditorium Stensen, Istituto Francese, Facoltà di Architettura, Dipartimento di Storia e Cango Cantieri Goldonetta-27/28 novembre) coglie ancora una volta la più stringente attualità, raccontando storie vicine e lontane con occhi liberi e indipendenti, attraverso una selezione di 119 documentari tra corti, medi e lungometraggi. Il Festival è presente all’interno del cartellone “50 giorni di cinema internazionale a Firenze”, coordinata e promossa dalla Mediateca Regionale – Toscana Film Commission (Regione Toscana).

Oltre ai consueti Concorso Internazionale e Concorso Italiano – sezioni competitive che presentano le ultime tendenze del documentario per stile, linguaggio e contenuti - il programma del Festival offrirà un programma poliedrico e variegato. Confermate le sezioni tradizionali: Il Presente Documentato, film, inchieste e reportage firmati da autori di fama internazionale; Filmare la Musica, dedicata al veicolo comunicativo che, più degli altri, riesce ad oltrepassare confini geografici e barriere culturali; Lo Schermo dell’Arte (presso Cango Cantieri Goldonetta il 27 e 28 novembre) che ritrae i protagonisti dell’arte contemporanea con opere recenti e rarità; Spazio architettura immagine, sezione incentrata sull’architettura e su tematiche urbanistiche.

Numerose le sezioni novità di quest’anno: Il vero costo del prodotto, sezione che, seguendo il ciclo di produzione, indaga sullo sfruttamento intensivo dell’ambiente e sugli squilibri causati all’ecosistema; Cuban Stories, una selezione di documentari dedicati alla Cuba di ieri e di oggi; La storia raccontata, sezione che rende conto dell’uso delle testimonianze e dei materiali amatoriali nella trasmissione della storia in alcune opere d’autore; Un decennio di Passioni, a cura della Fondazione Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico, che raccoglie documentari riguardanti il territorio toscano, i movimenti di piazza e il femminismo negli anni 70, con un ospite d’eccezione, Marco Bellocchio; Nuovi sguardi – Africa, riservata alle recenti produzioni di giovani talenti africani; Danza.doc, il cui sguardo è rivolto alla danza contemporanea e ad alcune delle sue maggiori protagoniste.

Per tutta la durata del Festival sarà inoltre possibile visitare, al cinema Gambrinus, l’esposizione fotografica di Paolo Cagnacci ‘Gli invisibili’, che ritrae gli angoli più nascosti e dimenticati di uno dei quartieri più difficili di Firenze, le Piagge.

Anteprima del Festival dei Popoli sarà la giornata di giovedì 15 novembre, che si svolgerà alla Facoltà di Architettura e sarà interamente dedicata alla sezione Cuban Stories.

LE SEZIONI DEL FESTIVAL

Concorso internazionale
Tra gli oltre 900 titoli della produzione dell'ultimo anno arrivati da circa 60 paesi, sono stati selezionati 12 documentari (di 9 paesi) particolarmente significativi per le nuove tendenze del cinema contemporaneo. I film sono tutti in anteprima nazionale.
Tra i documentari in competizione possiamo vantare due titoli in prima mondiale: 33 Yaoum, ambientato nel luglio 2006, quando Israele scatena un attacco missilistico contro il Libano dopo che due soldati sono stati fatti prigionieri da Hezbollah e Don’t ask who I am in cui si raccontano le difficoltà di Liu Xuanyi, cinese che da poco ha completato il passaggio da uomo a donna. Tra gli autori che hanno scelto il nostro festival per la prima italiana del loro film segnaliamo inoltre Nicolas Philibert, autore di Essere e avere, che con Retour en Normandie costruisce un film enigmatico e intrigante raccontando con registri diversi un caso di pluriomicidio.

Concorso italiano
Tra i tanti fili rossi che attraversano la sezione, composta da 9 titoli, ne segnaliamo alcuni di particolare attualità: Via San Dionigi 93 (prima italiana) è un ravvicinato ritratto della vita che scorre all’interno di un campo abusivo abitato da oltre duecento rom nella periferia di Milano, mentre Casa mia esplora la realtà di Bucarest entrando in un appartamento di periferia abitato da quattro adolescenti. In contrapposizione, l’Italia che a quel mondo si rapporta con difficoltà, viene efficacemente descritta ne I promessi sposi, sulle pratiche prematrimoniali italiane tra uffici e chiesa, e ne La vita come viaggio aziendale, sui viaggi premio delle aziende

Il vero costo del prodotto
L’analisi del ciclo di vita di un prodotto, dall’estrazione delle materie prime al coinvolgimento di manodopera nel corso del processo produttivo, fino al suo smaltimento, diventa il filo rosso per una sezione che indaga sullo sfruttamento intensivo dell’ambiente e sugli squilibri causati all’ecosistema. Alcune proiezioni si avvarranno delle introduzioni di esperti di Legambiente Toscana. Tra i 9 titoli che ripercorrono il ciclo produttivo, King Corn (prima europea) indaga sui retroscena della più diffusa coltivazione degli Stati Uniti: il mais. Il documentario ci porta alla scoperta di un enorme giro d’affari e di una mentalità che va contro qualsiasi logica ambientale.

Cuban Stories
In occasione del convegno che si terrà presso il Dipartimento di Studi Storici e Geografici (Via San Gallo) dal titolo “Cuba, isola strategica: nuove prospettive storiche, politiche e culturali” e in collaborazione con lo stesso dipartimento, presentiamo una selezione di documentari dedicati a Cuba. Inoltre il Dipartimento di Urbanistica e Pianificazione del Territorio propone una serie di corti realizzati da giovani artisti cubani e da studenti dell’Università fiorentina. Sabato 17 al Gambrinus presenteremo una rarità: Cuban Story, del 1959, in cui il divo di Hollywood Errol Flynn introduce e commenta l’ascesa di Fidel Castro.

La Storia raccontata
Questa sezione, che si avvale della consulenza di Pierre Sorlin, rende conto dell’uso delle testimonianze e dei materiali amatoriali nella trasmissione della storia in alcune opere d’autore. Lunedì 19 novembre avrà luogo una tavola rotonda composta da cineasti, storici ed esperti. Nella stessa giornata verrà proiettato Uomini, anni, vita di Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi sul genocidio degli Armeni. I due autori saranno presenti.

Il Presente documentato
La sezione offre una scelta di film realizzati da documentaristi e giornalisti di fama internazionale, per dare voce al reportage nella sua accezione più alta. Tra i titoli: Cocalero, ritratto-reportage di Evo Morales, dal 2005 primo presidente indio della Bolivia, e della foglia di coca, coltura combattuta con metodi discutibili dagli USA, ma per molti contadini unica fonte di reddito; Min datter terroristen, ambientato in Sri Lanka: Dharsika è una Tigre Tamil, una ragazza soldato del gruppo che da anni controlla vaste zone del paese in opposizione al governo di Colombo. E’ la vita di una Tigre: niente famiglia, niente affetti, solo la speranza di una tomba nel cimitero dei martiri.


Un decennio di passioni :gli anni ’70 nelle immagini in movimento dell’Aamod
Sezione a cura della Fondazione Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico, in collaborazione con l’Associazione Storie in Movimento. Una selezione fra i documenti conservati e prodotti dall’Archivio audiovisivo, che include alcuni inediti riguardanti il territorio toscano e la violenza di piazza. Il movimento femminista e il cinema dei primi anni ’70 di Bellocchio (presente al Festival) concluderanno un viaggio tra immagini e suoni, alla presenza di protagonisti, storici e autori chiamati a ragionare e discutere di un decennio decisivo nella storia del nostro paese.

Nuovi sguardi - Africa
Sezione dedicata alle nuove promesse in collaborazione con gli États Généraux du Film Documentaire di Lussas ci occuperemo delle produzioni documentaristiche di studenti africani realizzate nel corso degli atelier di GSARA/Filmer à Tout Prix (Bruxelles) e dei seminari di scrittura Africadoc (Dakar Images/Ardèche Images).

Lo Schermo dell’Arte
In collaborazione con CANGO - Cantieri Goldonetta, il 27 e il 28 novembre viene presentato un ampio programma composto da film sull’arte contemporanea. Attraverso le testimonianze dei protagonisti e la presentazione di allestimenti e progetti, sarà illustrata l’opera di alcuni dei maggiori protagonisti dell’arte del nostro tempo.

Spazio Architettura Immagine
Sezione organizzata in collaborazione con il Dipartimento di Urbanistica e Pianificazione del Territorio dell'Università di Firenze incentrata sull’architettura e su tematiche urbanistiche.
Tra gli ospiti sarà presente Ugo La Pietra, architetto e designer, che venerdì 16 assisterà alla proiezione del documentario di Matteo Giacomelli a lui dedicato.

Filmare la musica
Tra le proposte di quest’anno emergono grandi nomi: Sonic Youth, Mouse on Mars, Yo la Tengo, Mogwai, Tortoise, Matt Elliott, Velvet Underground, Nick Cave, David Bowie. Grande serata è quella di lunedì 19 al Gambrinus, con un affresco dedicato Festival di Glastonbury da Julien Temple che da sempre ha raccontato magistralmente l’universo musicale.

Danza.doc
Uno sguardo rivolto alla danza contemporanea e a due delle sue maggiori protagoniste: Pina Bausch e Sally Gross. A loro si affiancano le ipnotiche evoluzioni della danza tradizionale indiana.

Eventi speciali
Due gli eventi speciali di particolare rilievo: la prima nazionale di Shake the devil off di Peter Entell, ritratto della New Orleans post Katrina attraverso il racconto della resistenza pacifica ma agguerrita a suon di musica di una chiesetta a rischio chiusura: due delle musiciste protagoniste del film, le Mother Tongue, suoneranno al Gambrinus dopo la proiezione del documentario, per inaugurare la densa settimana di festival.
La musica è protagonista anche de L’orchestra di Piazza Vittorio: i diari del ritorno: dopo la storia dell’Orchestra di Piazza Vittorio, raccontata dal documentario che la sta portando in giro per il mondo, il regista Agostino Ferrente e il direttore d’orchestra Mario Tronco hanno promosso la realizzazione dei ritratti dei singoli musicisti nei loro paesi d’origine. I documentaristi Alessandro Rossetto (presente al festival in qualità di giurato) e Leonardo di Costanzo, altro grande nome del documentario, hanno raccolto la sfida per dare il via alla collezione di corti.

PER INFORMAZIONI: www.festivaldeipopoli.org