"Undici minuti di confuse sullo schermo nero che trafiggono l’oscurità della sala.
Il buio pervade i messaggi che le vittime hanno lasciato sulla segreteria telefonica di casa prima di morire, i commenti sovrapposti dei giornalisti di tutto il mondo mescolati alle grida disperate, i rumori, le sirene della polizia.
Ogni tanto un flash ci abbaglia dallo schermo: sono fotogrammi della tragedia, corpi che si lanciano dalle torri verso l’ignoto.
Lo spettatore viene poi sradicato da ogni certezza mentre dallo schermo giungono le sequenze strazianti di coloro che si lanciano nel vuoto senza che nessun commento infici l’effetto drammatico primitivo di tali immagini; è forse questo l’elemento più interessante rispetto agli altri episodi del film, ovvero l’apparire di questi corpi come frammenti emblematici di una più generale visione d’insieme."