Dopo i riconoscimenti ottenuti, con il documentario Imatra, in diversi festival internazionali (primo tra tutti il pardo ottenuto allo scorso Festival di Locarno), Corso Salani partecipa al Festival di Torino, nella sezione Italiana doc., con il quarto episodio della serie Confini d’Europa dedicato alla città lettone di Talsi.

La serie Confini d’Europa, realizzata da Corso Salani, prodotta da Vivo Film ed acquistata dai Rai Tre, vuole esplorare alcuni tra quei luoghi europei lontani dall’attenzione collettiva e per questa ragione non ancora “snaturati” dal turismo di massa. Realtà europee di confine, incerte e dimenticate, nelle quali convivono mondi e culture differenti.

In particolare Talsi, in Lettonia, è una piccola città, tanto vicina alla Russia da essere quasi dimenticata dalla capitale lettone. La sua peculiare posizione la rende un microcosmo emblematico del patrimonio geografico ed umano della Lettonia, un paese abitato prevalentemente da donne (a causa delle enormi perdite umane della seconda guerra mondiale, quando molti lettoni furono uccisi e deportati durante l’occupazione russa e tedesca).

Salani non tenta un’analisi rigorosa o scientifica di questo confine d’Europa ma decide di rappresentarlo, o meglio di metterlo in scena, affidandosi ancora una volta a una guida femminile, la giovane attrice del Teatro nazionale Lettone Liga Vitina. Il racconto di una provincia diviene quindi storia corale di un universo femminile evocato per tramite di Liga, straordinaria medium che ci mette in comunicazione, calandosi nella parte delle donne che incontra, dialogando con esse o introiettando le loro vite per trasmetterle in aperti monologhi di fronte alla macchina da presa.

Quelle delle donne di Talsi sono storie di abbandono e povertà, ma anche di ottimismo e desiderio di riscatto, di delusioni e speranze. Ma Talsi ci parla anche del potere taumaturgico del teatro (e del cinema), del nodo di silenzio che stringe la provincia del mondo e che, per mezzo di Liga, finalmente si scioglie in pianto