"Un altro film che adotta l’uso del travestitismo in maniera inequivocabile è “Some like it hot” (“A qualcuno piace caldo”), uscito nel 1959, un classico di Billy Wilder. Qui due musicisti impoveriti, interpretati da Jack Lemmon e Tony Curtis, testimoni della Strage di S.Valentino in un garage della Chicago del 1929, fuggono travestiti da Daphne e Josephine, diventando membri di una band composta da sole donne, con la cantante interpretata dall’indimenticabile Marilyn Monroe. Probabilmente questo si può considerare come il film commerciale di maggior successo in cui compaia l’uso del travestitismo. A differenza di “First a girl” o “Victor/Victoria”, qui il travestirsi non è metafora dell’omosessualità: si tratta di un film dove due uomini eterosessuali si travestono da donne per salvarsi la vita e, in mezzo a meravigliose, autentiche donne, possono osservarle solamente, senza toccarle. Le critiche non mancarono, in accordo col pensiero dell’epoca. Alcuni definirono repellente l’interpretazione di J.Lemmon perché “egli sembrava divertirsi troppo nel suo ruolo”. Così lo stesso Curtis racconta quell’esperienza: “Billy (Wilder) ci affiancò un female impersonator durante il lavoro perché io e Jack imparassimo cose del tipo come tenere le mani, ad esempio. Se noi le avessimo alzate, i muscoli si sarebbero visti. Se le avessimo tenute abbassate, essi sarebbero scomparsi. Quando camminavamo sui tacchi, dovevamo portare il peso in vanti ed il sedere indietro. Avevamo le gambe ed il petto depilati, le sopracciglia sfoltite, lunghe prove di trucco con rossetti e ciglia finte e una varietà di parrucche dai tagli e dai colori differenti. I nostri fianchi imbottiti sotto i vestiti. Avevamo anche una persona che ci aiutò ad impostare una voce più alta”. Questo film brillante provoca inevitabilmente ilarità e divertimento per come presenta le situazioni ed è proprio il fatto che il pubblico capisca da subito che si tratta solo di una carnevalata che rende l’uso del travestitismo carico di comicità. Curtis appare garbato e con le labbra increspate, mentre Lemmon è tutto barcollante sui suoi tacchi alti! Le battute che essi si scambiano ci fanno vedere come il fatto che si siano travestiti da donne non appartenga a loro: “Come fanno a camminare su queste cose?”, domanda Lemmon. “Deve c’entrare qualcosa la distribuzione del peso…”, risponde Curtis. Non si tratta perciò di due female impersonator, ma solo di due uomini che prima di allora non si erano mai travestiti!" (Brano tratto dalla tesi di Riccardo Rubino)