"Questa pellicola nacque dalla trasposizione di una pièce teatrale off Broadway dell’inizio degli anni Ottanta, della durata di ben quattro ore, ridotta della metà nella versione cinematografica.
La storia è ambientata nel 1971, Arnold, un giovane ebreo gay, vive a New York e canta tristi canzoni d’amore, travestito da donna, in un locale notturno. Egli sente il vuoto doloroso della propria vita, trascorsa fra avventure passeggere, e aspira ad un rapporto d’amore serio, che crede di aver trovato con Ed (B. Kerwin), un giovane insegnante, il quale, però, vuole tenere nascoste le proprie tendenze omosessuali.
Dopo qualche settimana felice, l’innamorato Arnold, geloso e possessivo, viene abbandonato dall’amico per una donna, Laurel, che, dopo qualche tempo, questi sposerà. Superata l’amara delusione, più tardi Arnold ha un rapporto con Alan (M. Broderick), un giovanissimo modello, insieme al quale abita per 6 anni. Il loro sentimento resiste alla crisi provocata da un imbarazzante week-end, trascorso insieme a Ed e a Laurel.
Arnold, che ha i sentimenti di una vera donna, desidera un figlio e, insieme ad Alan, ha chiesto di ottenerne uno in adozione. Proprio quando sembra che il tribunale glielo conceda, Alan viene ucciso una sera da un gruppo di teppisti che odiano i gay. Nel 1980, Arnold, che ha ottenuto l’adozione provvisoria di David, un ragazzo sedicenne omosessuale che non accetta la propria condizione, gli fa premurosamente da mamma; il giudice spera che il vivere con lui possa facilitare al ragazzo l’accettazione della propria "diversità".
Ed, intanto, che si è diviso dalla moglie, e si trova senza casa, chiede ad Arnold ospitalità per qualche giorno, ma è ormai solo un semplice amico. In questa complicata situazione, arriva a New York la madre di Arnold, che viene a trovare il figlio e a visitare la tomba del defunto marito, e resta sconvolta dalla presenza di David e di Ed in casa.
Madre e figlio, che hanno sempre avuto rapporti difficili a causa della "diversità" di lui, cominciano a litigare; poi la madre riparte, incapace di dare al figlio un aiuto concreto. Arnold, accanto ad una foto di Alan, rimane, come sempre, solo ad affrontare la sua difficile situazione."