Uno dei passaggi salienti della legge sul cinema che ha posto il Friuli Venezia Giulia all’avanguardia in Italia per l’attenzione nei confronti della cultura cinematografica, è il riconoscimento della Cineteca del Friuli come polo di riferimento cinetecario regionale. Allo scopo di dare attuazione alla legge e di definire nei dettagli la funzione di interesse pubblico svolta dalla Cineteca, è stata recentemente sottoscritta una convenzione tra la Regione e la Cineteca stessa che prevede il deposito e la conservazione dei film di interesse regionale presso il nuovo Archivio dei Film del Friuli Venezia Giulia, ormai in fase di ultimazione a Gemona. In particolare, si stabilisce che ospiterà sia le pellicole di proprietà della Cineteca che il fondo cinematografico di proprietà della Regione e che sarà disponibile per tutti gli altri fondi di pellicole di enti pubblici e privati presenti nel territorio regionale. Presso lo stesso archivio dovrà essere d’ora in poi depositata, in formato digitale di qualità, una copia di tutte le opere audiovisive realizzate – anche solo parzialmente con contributi pubblici – in Friuli Venezia Giulia.

La convenzione prevede inoltre il potenziamento del programma di recupero e salvaguardia dei film di interesse regionale che la Cineteca porta avanti da sempre. Al centro del progetto è stata posta quest’anno la digitalizzazione di tutte le opere del regista udinese Marcello De Stefano. Le lavorazioni hanno avuto inizio in giugno e si concluderanno entro il 2008. Finora sono state trasferite in formato digitale le copie o i negativi a 35mm di film come Eucarestia e segno (1971), Incontro con un’infanzia rifiutata (1971), Da un pugno d’erba (1973), In un linguaggio il futuro (1974), Il prossimo, ieri, oggi e domani: emigrazione vecchia e nuova (1987). Nei mesi a venire la Cineteca effettuerà le lavorazioni di Controlettura del 1976 (sia nella versione italiana che in quella friulana), La prima pietra, una linfa che scorre del 1980 e Uomo, macchina, uomo del 1981.

Gli ultimi due progetti di digitalizzazione riguarderanno la pellicola che De Stefano ha dedicato alla sua città Uno, due... e Udine poi, girata in occasione delle celebrazioni per il millenario, nel 1983, e Grafiz’ tun orizont (1984) su Padre Luigi Scrosoppi. De Stefano sta collaborando attivamente con l’archivio gemonese nella selezione delle copie migliori ed è in costante contatto con i laboratori di Cinecittà dove viene materialmente effettuato il lavoro di salvaguardia. Alla fine di questo percorso, la Cineteca del Friuli disporrà dell’intero corpus del regista friulano con pellicole che dopo essere rimaste invisibili anche per tre decenni, potranno essere visionate da ricercatori, studiosi, appassionati e soprattutto da chi si occupa di cinema e di cultura friulana. La Cineteca spera inoltre, in un futuro non lontano, di poter pubblicare in DVD l’intera opera cinematografica di De Stefano commentata dallo stesso regista.