In occasione dell’omaggio che la Berlinale dedica a Francesco Rosi con il conferimento dell’Orso d’oro alla carriera e una retrospettiva completa, il Museo Nazionale del Cinema celebra il grande regista partenopeo con una mostra fotografica inserita all’interno della sezione Eventi Speciali della Berlinale.

La mostra IMMAGINI DI UNA VITA. FRANCESCO ROSI, a cura di Lorenzo Codelli e Maria Procino Santarelli, è realizzata dal Museo Nazionale del Cinema in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Berlino, e AB Project Gallerie di Berlino che la ospita. La mostra, che sarà inaugurata l’8 febbraio ore 17.00, resterà aperta dal 9 al 23 febbraio 2008.

L’allestimento propone 35 immagini selezionate dalla ricchissima collezione personale di Francesco Rosi – recentemente acquisita dal Museo Nazionale del Cinema - che ripercorrono le tappe principali della sua carriera cinematografica. A completamento della mostra, il documentario Il cineasta e il labirinto (2002) di Roberto Andò (55', versione italiana con sottotitoli in tedesco) prodotto dal Centro Sperimentale di Cinematografia - Divisione Produzione, un ritratto dal vivo di Francesco Rosi realizzato da uno dei registi italiani che si sono ispirati alla sua opera, con interviste, oltre che al regista stesso, a Martin Scorsese, Giuseppe Tornatore e Tullio Kezich.

“Francesco Rosi è una figura chiave nel cinema italiano del dopoguerra -
afferma Alberto Barbera, Direttore del Museo - . Tra i protagonisti del neorealismo, ne incarna la dimensione più dichiaratamente politica. Maestro insuperato del cinema di indagine sociale che non rinuncia ad essere nel contempo ritratto di individui e racconto collettivo, è un autore che ancora oggi costituisce un punto di riferimento per un cinema che vuole essere rappresentazione della realtà e riflessione sulle sue molteplici componenti. La mostra berlinese è un primo tassello, il nucleo di partenza di una ricerca che culminerà nella più grande esposizione torinese, attingendo all’imponente archivio del regista, in corso di catalogazione e inventariazione. Un preziosissimo regesto di documenti, fotografie, materiali eterogenei frutto delle meticolose e approfondite ricerche che il regista ha compiuto in occasione della preparazione dei suoi film più giustamente celebrati per il rispetto e il contributo offerto alla ricostruzione di vicende di cronaca entrate far parte della storia del nostro Paese.”

L’omaggio a Francesco Rosi dà il via ad una collaborazione tra il Museo Nazionale del Cinema e il Teatro Stabile di Torino che si concretizzerà - nei mesi di dicembre 2008 e gennaio 2009 - in una mostra fotografica alla Mole Antonelliana, in una retrospettiva completa al Cinema Massimo (che prevede anche il restauro di alcuni film di Rosi) e in due spettacoli ospitati per la stagione in abbonamento 2008-2009 del Teatro Stabile di Torino: Filumena Marturano di Eduardo De Filippo per la regia di Francesco Rosi, e Il Signore del cane nero/Storie su Enrico Mattei di Laura Curino per la regia di Cristina Pezzoli, liberamente ispirato al film Il caso Mattei.

“Questo omaggio realizzato con il Teatro Stabile di Torino - conferma Alessandro Casazza, Presidente del Museo Nazionale del Cinema - rappresenta un’occasione di rilevante importanza sia per l’indiscusso valore artistico dell’opera di un maestro come Francesco Rosi sia per l’avvio, tra enti con missioni diverse, di una comune progettazione che dovrebbe rappresentare un modello innovativo di ricerca e offerta culturale, superando le barriere interdisciplinari.”

“Sono veramente felice di questa prima, importantissima collaborazione del Teatro Stabile di Torino con il Museo del Cinema per l’anno 2008
- sottolinea Evelina Christillin, Presidente della Fondazione del Teatro Stabile di Torino -. Credo infatti fermamente che operazioni di questo genere siano la linfa ed il futuro delle Istituzioni culturali locali e nazionali, chiamate a compiti di interazione artistica e disciplinare sempre più legati alla cronaca, all’attualità ed alla storia dei rispettivi territori e del Paese. L’arrivo di Mario Martone alla direzione della nostra Fondazione non può che fornire, in questo senso, un valore aggiunto straordinario per le sue competenze non solo teatrali, ma anche musicali e cinematografiche. La retrospettiva dedicata a Francesco Rosi rappresenta dunque un eccellente punto di partenza per altri progetti e strategie comuni, che speriamo di condividere in futuro con tutte le Istituzioni culturali interessate”.

“Con la trilogia che si conclude con “Filumena Marturano”
- precisa Mario Martone, Direttore della Fondazione del Teatro Stabile di Torino - Rosi ha riportato il teatro di Eduardo ad una visione potentemente neorealista. Grazie alla programmazione coordinata dello Stabile e del Museo del Cinema sarà dunque estremamente interessante per il pubblico di Torino poter cogliere il legame tra questa regia e film come “La sfida”, “Salvatore Giuliano” o “Le mani sulla città”. Oltre a Eduardo c’è un'altra figura attraverso cui lo Stabile e il Museo del Cinema si collegheranno, ed è Enrico Mattei: al restauro del “Caso Mattei” farà da contrappunto il lavoro su Mattei di Laura Curino prodotto dallo Stabile. Una visione globale tra cinema e teatro e una chiara testimonianza della persistente vitalità dell’esperienza di un maestro come Francesco Rosi”.

Per ulteriori informazioni: www.museocinema.it e www.teatrostabiletorino.it