La Fondazione Cineteca Italiana propone dall’8 al 10 febbraio allo Spazio Oberdan 4 mesi, 3 settimane e 2 giorni di Cristian Mongiu, un film da riscoprire, Palma d’Oro al Festival di Cannes 2007.
Il film nel raccontare la storia privata e sordida di una aborto fa un ritratto spietato e realistico della Romania ai tempi di Ceaucescu, ma riesce anche, con straordinaria forza espressiva, a farsi atto di denuncia di una decadenza morale non solo circoscritta a un paese e un’epoca ma di valore drammaticamente universale.
Il regista Cristian Mongiu si serve di uno stile di regia intelligente e pieno di sensibilità, la sua scrittura drammaturgia è sapiente e tiene alta la tensione emotiva.

«Un quadro umano e sociale mostruoso, una discesa agli inferi scandita da tutti i rituali di un paese povero e intristito da una dittatura ottusa. Gli attori sono superlativi, reggono inquadrature lunghissime che farebbero scoppiare in lacrime anche i mobili. Mongiu, il 39enne regista, ha concepito il film come il primo capitolo di una serie intitolata “Storie dell’età dell’oro, una storia soggettiva del comunismo in Romania, raccontata attraverso le leggende metropolitane”, Beh, l’inizio è travolgente, e attendiamo con curiosità gli altri capitoli.» Alberto Crespi, L’Unità

Ve. 8 feb. h 21.30/Sa. 9 feb. h 19/Do. 10 feb. h 15/ Do. 10 feb. h 19
4 mesi, 3 settimane e 2 giorni
R. e sc.:Cristian Mungiu. Int.: Anamaria Marina, Vlad Ivanov, Laura Vasiliu, Alexandru Potoceanu. Romania, 2007, col., 113’.
Otilia e Gabita sono due studentesse e abitano insieme in una residenza universitaria a Bucarest. Gabita è incita. Affitta una stanza in un albergo di bassa categoria perché ha deciso di abortire con l’aiuto di un certo M. Bebe. L’uomo, che compie un’operazione rischiosa poiché l’interruzione di gravidanza nella Romania sotto il regime di Ceausescu è un reato, decide di non accettare il denaro. Vuole essere pagato in natura.
Palma d’oro al Festival di Cannes 2007

INGRESSO: Biglietto 3/5 euro + cinetessera

Info per il pubblico: biglietteria Spazio Oberdan, tel. 02.7740.6300