“Off Oberdan” è una nuova sezione di proiezioni che Fondazione Cineteca Italiana offre a ingresso libero con cinetessera per sottolinearne la vocazione di zona franca, di spazio di visione a opere interessanti fuori dalle convenzioni ricorrenti.

Dal 20 al 22 febbraio per off Oberdan verranno presentati due film molto particolari: il primo episodio di I topi grigi con le avventure di Emilio Ghione/ Za-la-Mort, ladro romantico, e In fuga con Vallanzasca un documentario di montaggio di materiali d’archivio sulla figura contraddittoria di Renato Vallazansca, criminale seduttore. Due personaggi, uno di fantasia e uno reale, delinquenti urbani, ladri e assassini intrisi di un fascino decadente e antieroico.

Emilio Ghione inventò il personaggio di Za-la-Mort: «Erano gli anni in cui in Francia trionfava Arsenio Lupin. Bisognava, per l’onore della nostra produzione, contrapporre un altro personaggio equivalente. E allora mi saltò in mente il personaggio di Za la Mort che nel gergo degli Apaches significa Viva la Morte! Se Lupin era un ladro gentiluomo, io ero un Apache sentimentale di nobili sensi. Vivevo nella violenza ma odiavo la bruttura. Amavo i fiori e i poverelli. L’apache romantico, in una parola». Ghione presta un’indubbia originalità interpretativa, accentuata dalla maschera espressiva del suo volto – occhi infossati, fronte alta, zigomi pronunciati – al personaggio del ladro che vive nei bassifondi e combatte contro una banda di furfanti, i “topi grigi” che saccheggiano e rubano opprimendo anime povere e innocenti. Sul piano registico, Ghione profonde inventiva e talento nella ricostruzione d’ambienti e nelle sorprendenti soluzioni visive, mostrando una sensibilità tutta genuina e istintiva, tanto da far scrivere a Umberto Barbaro, nel 1943, “c’è più Italia ne I topi grigi di Emilio Ghione e Kally Sambucini (la protagonista femmminile, Za-la-vie, ndr) che non negli altri film italiani del periodo”.

In fuga con Vallanzasca è un montaggio a cura di Cineteca Italiana di alcuni rari documenti video, provenienti dall’archivio delle Teche Rai, relativi alle tragiche vicende di cronaca che videro protagonista negli anni Settanta Renato Vallanzasca. La violenza urbana milanese degli anni Settanta è strettamente legata al nome di Vallanzasca, ladro nato, rapinatore, rapitore, artefice di crimini e omicidi. Il boss della Comasina è diventato nell’immaginario collettivo il bandito per eccellenza per la sua spregiudicatezza e inafferrabilità (non si contano le evasioni).
“Il bel René”, “rapinatore gentiluomo”, “il Re delle evasioni”, dal fascino torbido e contraddittorio, capace di sedurre le sue vittime (si ricorda la love story presunta con Emanuela Trapani da lui rapita e da lui stesso accompagnata a casa, dopo aver incassato i soldi del riscatto), riuscirà a creare attorno a sé un alone di leggenda, un fascino di bello e dannato, sprezzante del pericolo, che furono soprattutto i media a costruire, riportando delle migliaia di lettere da lui ricevute in carcere e delle numerosissime donne che innamorate di lui ne seguirono le imprese rocambolesche.
Questo montaggio di telegiornali e servizi filmati dell’epoca ricostruisce la storia e la leggenda di Vallanzasca descrivendo senza retorica i crimini di un bandito diventato il “mito” della mala milanese

Me. 20 feb. h 17/Gio. 21 feb. h 17/Ve. 22 feb. h 17

I topi grigi – 1. episodio - La busta nera
R.:Emilio Ghione. Int.:E. Ghione (Za-la-mort), Kally Sambucini (Za-la-vie), A. Francis. Italia, 1917-18, b/n, muto, copia restaurata in collaborazione con la Cineteca di Bologna.
Il primo degli otto episodi del serial I topi grigi. Ambientate fra le strade di una Parigi piena di misteri e in lontani luoghi esotici, le tenebrose avventure di Za-la-mort, romantico ladro gentiluomo impegnato – insieme alla sua donna Za-la-vie - in una lotta senza esclusione di colpi contro la banda dei “Topi grigi”, capeggiata dal crudele e dissoluto Grigione.

In fuga con Vallanzasca (1976-1987)
Ricerca e selezione materiali video: Marcello Parisi. Mont.: Roberto Della Torre, Marcello Parisi. Produz.:Fondazione Cineteca Italiana. Italia, 2007, 32’.
Un corto di montaggio per raccontare la vita criminale di Renato Vallanzasca nei suoi “anni di fuoco”, dai primi omicidi del 1976 compiuti dalla sua banda all’arresto a Grado del 1987, attraverso le immagini di repertorio degli archivi delle Teche Rai. Servizi di telegiornali dell’epoca si succedono cronologicamente narrando le rapine, i crimini, i rapimenti e le fughe di uno dei banditi italiani più discussi.

Info per il pubblico: biglietteria Spazio Oberdan, tel. 02.7740.6300