Dall’8 al 16 marzo si svolgerà a Bergamo la 26 edizione del BERGAMO FILM MEETING.

Compiuto il giro di boa dei 25 anni e forte del consenso di pubblico e di critica ottenuto dai film vincitori della Rosa Camuna d’Oro nelle ultime edizioni – con film come Il vento fa il suo giro e L’estate di mio fratello – la manifestazione intende proporre per questa XXVI edizione un programma particolarmente ricco e composito che ne rispecchia appieno le peculiarità, con la presentazione di circa 70 film tra corti e lungometraggi distribuiti nelle diverse sezioni, per 9 giorni di proiezione.

Queste le principali sezioni della kermesse:

MOSTRA CONCORSO

Colonna portante del festival, la Mostra – Concorso, che in questi 25 anni si è rivelata il luogo ideale per la scoperta e il lancio di nuovi talenti, proporrà quest’anno 9 film di recente produzione, opere prime o seconde di giovani autori provenienti prevalentemente dal panorama europeo. I film selezionati sono soprattutto storie private, attente ai conflitti e alle contraddizioni dell’individuo. Tra queste segnaliamo la divertente commedia Tajnosti (Little Girl Blue) della ceca Alice Nellis, che racconta in tono scanzonato la crisi di una donna di mezza età, il film Goodnight Irene del portoghese Polo Marinou-Blanco, affettuoso ritratto di un’amicizia tra un vecchio burbero inglese e un giovane di Lisbona, e infine Przebacz (Facing Up) del polacco Marek Stacharski, che scandaglia il difficile rapporto tra una donna e un ragazzo, legati da un terribile evento passato e per questo condizionati dai sensi di colpa, dal desiderio di redenzione e di perdono. Il pubblico del festival attribuirà ai tre migliori film la Rosa Camuna d’Oro, d’Argento e Bronzo.

RETROSPETTIVA RENÉ CLAIR - IL PERIODO SONORO

Il cinema sonoro di René Clair (circa venti titoli), per assaporare la lievità del tocco registico e l’inconfondibile maestria nel racconto dell’autore che meglio ha impersonato lo spirito del cinema francese e della Francia tout court. Primo cineasta, tra l’altro, ad essere nominato Accademico di Francia, nel 1960. Scrittore, giornalista, poeta, sceneggiatore, regista, sperimentatore, frequentatore delle avanguardie dadaista e surrealista, René Clair (Parigi, 1898-1981) merita un doveroso omaggio dopo la “devalutazione” degli anni post-Nouvelle Vague. anche, e non secondariamente, per riscoprire un acuto teorico, che fu fra i primi a porsi la domanda “Qu’est-ce que le cinéma?”.
Uno stile insuperabile che lo distingue anche nelle opere realizzate durante la breve parentesi britannica - Il fantasma galante (1934), gustosissima commedia fantastica - la permanenza negli Stati Uniti - L’ammaliatrice (1940) con Marlene Dietrich, Ho sposato una strega (1942) con Veronica Lake, Accadde domani (1943), Dieci piccoli indiani (1945) - e il ritorno in Francia, quando dirige tre capolavori interpretati da Gerard Phlippe, La bellezza del Diavolo (1949), Le belle della notte (1952), Le grandi manovre (1955).
La retrospettiva sarà riproposta dal Museo Nazionale del Cinema di Torino (19 – 26 marzo 2008).

In collaborazione con British Film Institute, Museo Nazionale del Cinema di Torino, Fondazione Cineteca Italiana.

PERSONALE DI JULIO MEDEM

In questa edizione il focus su un autore emergente sarà dedicato al regista e sceneggiatore basco Julio Medem, creatore di un cinema visionario profondamente radicato nella cultura del suo paese. La personale prevede la presentazione dei suoi 6 lungometraggi: Vacas (1992) con cui esordisce e si procura il Premio Goya come miglior nuovo regista e numerosi altri premi in diversi festival cinematografici internazionali (Londra, Montreal, Tokyo, Torino); i successivi La ardilla roja (1993) premiato a Bogota e Gérardmer e Tierra, 1996,. Gli amanti del circolo polare (1998) e Lucía y el sexo (2001), grandi successi a livello internazionale, il documentario La pelota vasca: la piel contra la piedra (2003), sul tema delicato del nazionalismo basco, nomination come miglior documentario ai Premi Goya e agli European Film Awards, fino al recentissimo Caótica Ana.

OMAGGIO A FREDDIE FRANCIS

Doveroso omaggio al direttore della fotografia inglese, scomparso di recente Frederick Francis (1917-2007), due volte premio Oscar per la fotografia, con Sons and Lovers (1960) di Jack Cardiff e Glory - Uomini di gloria (1989) di Edward Zwick, ha esordito come regista nei primi anni ’60 collaborando con la Hammer e specializzandosi nel genere horror. Tra i suoi film più originali, nei quali esprime al meglio il suo stile inquietante e di rottura rispetto ai canoni, saranno riproposti Il rifugio dei dannati (1963), Le cinque chiavi del terrore (1965), Il giardino delle torture (1967), Racconti dalla tomba (1972). Negli ’70-’80, Francis alterna il lavoro di regista a quello di direttore della fotografia legando il suo nome ad alcuni film importanti come The Elephant Man (1980) di David Lynch, La donna del tenente francese (1981) di Karel Reisz, fino al più recente Una storia vera (1999) ancora di Lynch.

In collaborazione con British Film Institute, Cineteca Griffith e Fondazione Cineteca Italiana.

OMAGGIO A CHRIS MARKER

Personaggio enigmatico e solitario, che sfugge a qualsiasi etichetta e la cui attività è difficilmente ingabbiabile in classificazioni tematiche o cronologiche. Montatore, cineasta, video-artista, fotografo, scrittore, poeta, romanziere, giornalista, reporter e testimone, viaggiatore, creatore di materiali multimediali. Il suo è uno stile frammentario, linguisticamente innovativo, molto personale, in cui la sua storia privata di viaggiatore, la coscienza politica, l’amore per le persone e le cose si intrecciano con la vocazione a registrare immagini, fissare momenti, renderli pubblici sottraendoli alle variazioni e all’incertezza della memoria.
Nell’ambito della collaborazione ormai pluriennale con la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, alla Porta di Sant’Agostino sarà esposta per la prima volta in Europa la videoinstallazione Owls At Noon Prelude: The Hollow Men, commissionata a Marker dal Museum of Modern Art di New York nel 2005. Sugli otto schermi che compongono la videoinstallazione, si svolge la riflessione di Marker sull’omonimo poema di T.S. Eliot e sulla storia del XX secolo, nel tentativo di portare alla luce eventi e persone che normalmente restano nell’ombra.

In collaborazione con la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo.

FONDO NINO ZUCCHELLI - UN CLASSICO DEL CINEMA SOVIETICO: BORIS BARNET

Prosegue per il quarto anno consecutivo lo scavo di questa importante collezione cinematografica donata dagli eredi di Nino Zucchelli alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo e in deposito, per la conservazione e la valorizzazione, presso Lab 80 film. E’ di scena, questa volta, Boris Barnet, una figura di regista originale e fuori dagli schemi nel cinema sovietico dagli anni Venti agli anni Cinquanta. Saranno presentati due tra i suoi film più belli e artisticamente riusciti: La ragazza con la scatola e Sobborghi.

In collaborazione con la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo.

JAZZ ON SCREEN - MUSICA PRESA ALLA LETTERA

Michele Rabbia, protagonista della scena jazzistica italiana, funambolo della batteria e di tutto ciò che si può percuotere, accompagnerà dal vivo la proiezione di alcune sequenze cinematografiche. Una perfomance che si configura come un piccolo teatro musicale, dove la parola, il gesto e il suono si muovono come in una partitura, in modo melodico e armonico. Molte voci (Carmelo Bene, Dino Campana, Abbas Kiarostami, Antonin Artaud) si rincorrono all’interno dello spettacolo, inserendosi con naturalezza dentro le trame percussive.

In collaborazione con Bergamo Jazz 2008

I VENTICINQUE ANNI DI BERGAMO FILM MEETING

Per festeggiare i 25 anni (compiuti nel 2007) di BERGAMO FILM MEETING il festival editerà un volume, arricchito da un CD multimediale, che ne racconta in maniera inedita la storia. Il volume comprenderà saggi originali, testimonianze di persone coinvolte nell’attività, un ricco inserto fotografico, una filmografia completa e ragionata.

E ancora, a concludere le proposte di Bergamo Film Meeting 2008, classici, anteprime, l’ormai tradizionale maratona fanta-horror (lunga una notte intera), il ritorno della sezione Visti da vicino e qualche sorpresa.