Spetta all'intenso ritratto femminile di Il y a longtemps que je t'aime, primo lungometraggio di Philippe Claudel vincitore del Premio Ecumenico della Giuria alla 58ª Berlinale, aprire la 12ª edizione di Schermi d'Amore: dall'11 al 20 aprile il Festival Internazionale del cinema mélo riaccende i riflettori sul genere che ha segnato la storia del grande schermo, modificandosi, confondendosi e ibridandosi nelle forme più originali.
L'omaggio ad un passato glorioso, divenuto classico, e l'attento sguardo sul presente e sull'immediato futuro dell'amore al cinema: un'imperdibile occasione per conoscere tutto sul melodramma, una manifestazione che in tutti questi anni ha saputo far rivivere film dimenticati, portare alla luce nuovi talenti del panorama cinematografico internazionale e, non da ultimo, perlustrare terreni tematici dove si preannunciano tendenze e stili di vita.

Un doppio sguardo, quello di quest'anno, in cui il mélo percorre trasversalmente tutte le sezioni della kermesse scaligera, tra maestri riconosciuti e nuovi autori che all'omaggio uniscono il tocco personale di uno stile innovativo.

Amori in (con)corso, tradizionale sezione dedicata alle opere in competizione, affianca dunque l'esperienza di registi dalla carriera ormai consolidata e l'esordio di giovani filmmakers dal linguaggio sperimentale, formalmente innovativo, evidenziando come il mélo sia in grado di nascondersi tra le pieghe di generi "insospettabili". Tutti i film saranno giudicata dalla Giuria Ufficiale del Festival presieduta dal regista Peter Del Monte, tornato proprio in questi giorni sugli schermi italiani con Nelle tue mani.

Tra le pellicole più attese, The Walker di Paul Schrader, The Tiger's Tail di John Boorman e Hallam Foe di David Mackenzie. Tra gli esordienti, i coreani Jung Brothers, già collaboratori di Park Chan-Wook, che in Epitaph fondono in modo originale horror e mélo; La soledad di Jaime Rosales conferma invece il linguaggio maturo di un regista che ha saputo rielaborare in modo personale la lezione di Antonioni.

Una doppia retrospettiva unisce un grande maestro e un autore che ne ha raccolto l'eredità: da un lato il modello del periodo classico in Il cinema è femmina – Omaggio a George Cukor, a 25 anni dalla morte del "regista delle donne" per eccellenza; dall'altro 5 x 2 – Dieci film di François Ozon, dedicata al suo "allievo ideale" molto amato dalle proprie attrici.

Panorama, contenitore di film cult, preziose anteprime e curiosità provenienti dagli schermi dei maggiori festival internazionali, dedica particolare attenzione alle contaminazioni di Nicholas Ray, Raoul Walsh, Joseph Losey e Rainer Werner Fassbinder.

Molti i piatti forti collaterali alle proiezioni, a cominciare dal convegno a sorpresa, glamour e ricco di star, organizzato dal direttore di Ciak Piera Detassis.

La nuova sezione I Love You Too, curata da Paolo Quagini e Federico Pistono e dedicata alle nuove tecnologie di produzione e distribuzione dell'audiovisivo ai tempi di Internet e YouTube: dal rivoluzionario mélo di nuova concezione Four Eyed Monster alla nascita della web television.

MiniLab: in collaborazione con Mini (che anche quest'anno presenterà i vincitori del Concorso Young Directors Project) imperdibile occasione per riflettere sul rapporto tra autori delle canzoni e registi che ne trasformano in immagini i testi. Interverrano i Lost, band italiana rivelazione dell'anno; un ospite a sorpresa dalla 58esima edizione del Festival di Sanremo; Gaetano Morbioli, il più prolifico regista italiano di videoclip; Christian Biondani, tra i migliori registi europei, specializzato in concerti live (R.E.M, Vasco Rossi, Negramaro, Subsonica...). In programma la proiezione del palmares 2007 del Festival Internazionale di cortometraggi Circuito Off.

E ancora, anteprime, presentazioni di libri e appuntamenti con il pubblico alla Fnac di Verona. Il tutto all'insegna di un'edizione che per la prima volta si potrà seguire sulla Web Television di Schermi d'Amore, creata da Media Group

Tutte le informazioni su www.schermidamore.it