Curatore: Marco Grossi
Edizioni: Quaderni del CSC
Pagine: 191
Prezzo: 28,00 €
ISBN: 978-88-95219-11-0

Giuseppe De Santis, classe 1917, merita di essere annoverato tra i registi più rappresentativi del cinema neorealista italiano.
Formatosi a Roma dove frequentò la prestigiosa scuola del Centro Sperimentale di Cinematografia, dopo alcune importanti collaborazioni con registi del calibro di Luchino Visconti (per «Ossessione») e Roberto Rossellini (per «Desiderio»), De Santis diresse, nel 1947, il suo primo lungometraggio dal titolo «Caccia Tragica», con il quale ottenne subito il Nastro d’argento.

È invece di due anni dopo «Riso Amaro», opera che consacrerà il regista tra i grandi del cinema neorelista, incoronando inoltre, a mito cinematografico, l'attrice protagonista della tragica storia, un'allora sconosciuta Silvana Mangano. Il film varrà a Giuseppe De Santis e a Carlo Lizzani anche una nomination all’Oscar per il miglior soggetto. Questo importante riconoscimento internazionale gli verrà riconfermato anche dieci anni dopo, nel 1958, quando il film «La strada lunga un anno» si aggiudicherà un Golden Globe ed entrerà nelle nominations agli Oscar per il miglior film straniero.

Per ricordare questo straordinario cineasta, Leone d’Oro alla carriera nel 1995, l’Associazione Giuseppe De Santis, in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia, ha pubblicato un interessante volume, curato da Marco Grossi, dal titolo Giuseppe De Santis. La Trasfigurazione della Realtà.

Il libro ripercorre la carriera del regista permettendoci di approfondire la sua personalità, le sue concezioni e le opere da lui realizzate negli anni, con l’aiuto di alcune guide ed alcuni testimoni d’eccezione: da Marco Bellocchio a Carlo Lizzani, da Bernardo Bertolucci a Constantin Costa Gravas, da Ferzan Ozpetec a Ettore Scola, e così via…

Una lettura approfondita ed interessante, completata da numerose foto scattate sui set dei suoi film, per conoscere e riscoprire un grande autore spesso inviso ed emarginato dal sistema produttivo del nostro cinema e troppo spesso offuscato dalla luce emanata da autori, suoi contemporanei, più conosciuti ed esaltati dalla critica ufficiale.


Il curatore

Marco Grossi è direttore artistico del “FondiFilmFestival”, giunto alla sua VI edizione. Da oltre dieci anni si dedica alla divulgazione della cultura cinematografica, in particolare nella provincia di Latina. E’ autore di video-documentari di montaggio ed è uno dei maggiori studiosi del cinema di Giuseppe De Santis, a cui ha dedicato numerosi saggi e pubblicazioni, tra cui i cinque volumi della collana “Quaderni dell’Associazione Giuseppe De Santis”. E’inoltre autore di saggi sul cinema pubblicati in volumi e riviste specializzate.