La 26esima edizione del Valdarno Cinema Fedic è giunta alla conclusione tra gli applausi del pubblico e gli apprezzamenti di autori, tecnici, giornalisti e giurati.

La Giuria del Festival, composta dalla produttrice Floria Aprea, dal regista Antonello De Leo, dalla documentarista Francesca Del Sette, dall’attrice Tiziana Lodato e presieduta dal regista Roberto Andò, ha scelto di assegnare il Premio Marzocco al film “Fine corsa”, diretto da Alessandro Celli. Il Premio Speciale della Giuria intitolato alla memoria di Amedeo Fabbri è stato attribuito ad “Adil e Yusuf” di Claudio Noce.

Quattro i Gigli fiorentini d’argento assegnati: per la migliore interpretazione femminile a Valery Usai, attrice protagonista de “La ritirata”; per la migliore interpretazione maschile a Primo Reggiani e Simone Gandolfo, per il film “Fratelli”; per la migliore fotografia a Maura Morales Bergmann, che ha lavorato sia a “La Lampara” di Giovanni Sinopoli sia al pluripremiato “Fine corsa”; per il miglior soggetto a “Identità - La vera storia di Juan Piras Peròn” di Chiara Bellini.
La migliore opera prima, vincitrice del Premio Adriano Asti, è stata ritenuta all’unanimità “Nella panchina” di Carla Vestroni, mentre il premio per il miglior documentario è andato a “Vota Provenzano”, diretto da Salvatore Fronio. Sono stati infine premiati “Otto parole” di Giorgio Bonecchi Borgazzi con il Premio Fedic e Daniela Poggi, con il Premio Banca del Valdarno, per “Non si paga – Social Theatre”.
Un cenno a parte merita la Giuria Giovani, costituita da studenti dell’Università di Arezzo e dei licei del Valdarno, che ha scelto come vincitori ex aequo “Fine corsa” e “Lo sguardo ritrovato” di Marco Ottavio Graziano, riservando poi una menzione speciale a “Mad in Paris – La città che corre”, di Chiara Ferretti.

Anche quest’anno il Festival si è dimostrato un’importante occasione di incontro e di scambio di opinioni tra appassionati e addetti ai lavori. Particolarmente apprezzati sono stati i dibattiti con gli autori che tra una proiezione e l’altra sono stati condotti dal direttore artistico Francesco Calogero per quanto riguarda i film in concorso e dal regista Tonino Valerii per la vetrina della Fedic.

Dopo il tutto esaurito registrato nella serata inaugurale con “Non pensarci”, vincitore del Premio Fedic a Venezia e presentato dal regista Gianni Zanasi e dallo sceneggiatore Michele Pellegrini, notevole il successo di pubblico anche il 24 aprile, dedicato ai tre corti italiani nominati all’Oscar, e il 25, con la consegna del Premio Marzocco alla carriera a Carlo Lizzani. Il Festival si è chiuso domenica 27 con la consegna del Premio Melani a Franco Maresco, che presenterà una selezione delle opere realizzate con Daniele Ciprì al termine di una conversazione con Enrico Ghezzi.