"Innovativo narratore di sceneggiature originali che traggono forza e impatto dalla caratterizzazione dei personaggi che si districano all’interno di una fitta tela di avvenimenti, mai presentati in ordine cronologico ma sempre appassionanti da seguire e piacevoli sia nello scorrere del film, sia nel momento in cui la tela si è perfettamente ricomposta e ci viene restituita l’intero filo della rappresentazione. Il ponte con la postmodernità è inoltre nettamente riscontrabile nel forte interesse del regista per tematiche di carattere sociale e umanitario, oltre che nell’interesse a tracciare un’analisi postmoderna e storica di fatti di cronaca molto importanti e che segneranno indelebilmente il corso del nuovo secolo." (Brano tratto dalla tesi di Pietro Paolo Lofrano)