"I personaggi “cristologici” di Scorsese, sono uomini che, ossessionati dal male che loro vedono imperare su questa terra, decidono di autoinvestirsi di un’aura messianica (a volte autenticamente percepita, altre narcisisticamente autoimposta) e di redimere gli altri; vivono con il “complesso del redentore”, con la necessità di espiare, attraverso un gesto sacrificale (che diventa quindi metafora della Crocifissione di Gesù, attraverso la quale il mondo è stato purificato dai suoi peccati), il male dell'universo, caricando tutte le colpe e i peccati sulle proprie spalle, proprio come aveva fatto Gesù Cristo.
Fin dall'inizio della sua carriera Scorsese mette in scena personaggi ossessionati dall'idea di essere dei Salvatori: Boxcar Bertha (nella versione italiana America 1929: sterminateli senza pietà) è il suo primo lungometraggio destinato al circuito commerciale, all'infuori della ristretta cerchia dell'università, ed è anche la sua prima pellicola cristologica. Il film successivo, del 1973, è Mean Streets, ancora sul tema cristico.
I protagonisti di queste due pellicole, tuttavia, non sono ancora metafore del Messia perfettamente compiute, ma, a un’analisi attenta, non possono sfuggire quei nodi concettuali e tematici sopra citati che, se non rendono i due protagonisti delle perfette “imago Christi”, evidenziano una tensione o vocazione a un atteggiamento “cristologico”, da Messia Salvatore degli uomini."