Eco pittoriche in "Senso" di Visconti. Canova e Hayez
L’inizio dell’amore tra Livia e Franz porta alla nostra attenzione un primo quadro, quello di Telemaco Signorini: "La toletta del mattino", un dipinto realizzato con un tono umoristico, tendente alla macchietta e alla caricatura. Visconti lo trasforma in un momento umiliante per la contessa, che sembra in cerca di un amore mercenario con Franz, che più che un uomo sembra una “diva maschio”.
Franz è consapevole di essere piacente e Visconti lo sottolinea facendogli assumere una posa simile a quella di "Paolina Borghese Bonaparte come Venere vincitrice" di Canova. Successivamente il tradimento di Franz nei confronti di Livia viene suggellato dal "Bacio" di Hayez.
Il quadro fu esposto per la prima volta a Brera nel 1859, in occasione di una rassegna celebrativa dell’ingresso di Vittorio Emanuele II e Napoleone III, con il titolo "Il bacio episodio della giovinezza. Costume del secolo XIV".
Il bacio venne letto da alcuni critici contemporanei del pittore come simbolo dell’unione tra Francia ed Italia, visto l’utilizzo dei colori bianco, azzurro, rosso e verde.
In realtà Hayez negò qualsiasi allusione, ma ciò nonostante è possibile interpretare il quadro come un atto di fiducia e perplessità al tempo stesso per le sorti di un’Italia unita. Visconti utilizza questa citazione per segnare la svolta che prenderà il film dopo questo bacio: Franz si farà dare i soldi da Livia, per poi sparire.
Ecco che Livia e Franz diventano due amanti nemici su cui pesa lo stesso tradimento che per questo vivono un amore che sta sulla soglia.
Riflessi ed echi pittorici nel cinema di Luchino Visconti
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