Storia già sfruttata del killer ritirato che torna in azione per salvare un ex collega, rapito addirittura dal Sultano dell'Oman.
Da non confondere con l'omonima pellicola di Peckinpah del 1975 - che aveva comunque un altro spessore - il primo film di Gary McKendry è ispirato al romanzo di Ranulph Fiennes del 1991.
Niente di così cool come il trailer faceva supporre. Facce da duri per un film duro da mandare giù fino in fondo. Del resto, nell'ultimo periodo, diventa quasi di maniera coinvolgere guerre da Medio Oriente, deserto, califfi e arabi nell'intreccio di un certo cinema d'azione, come hanno dimostrato anche alcune produzione dei fratelli Scott, passate nelle sale senza lasciare il segno.

Intervista al regista Gary McKendry