In occasione dell’omaggio che Il Museo Nazionale del Cinema dedica a Ugo Nespolo (Torino, 12 giugno-14 settembre 2008), è in questi giorni in libreria il catalogo NESPOLOCINEMA Time after Time, che ne accompagna la “personale” curata dallo stesso artista.

Il rapporto di Ugo Nespolo con il cinema è intenso e costante e si concretizza, a partire dalla seconda metà degli anni Sessanta e per più di quarant’anni, in molteplici forme ed esperienze, dai film veri e propri ai quadri di soggetto cinematografico realizzati con le più diverse tecniche e materiali, ai manifesti per mostre e rassegne proprie e altrui.

Il volume pone l’accento soprattutto sul “fare cinema” di Nespolo: accanto a una selezione di opere scelte dall’autore stesso nella sterminata produzione di questi decenni, trovano posto le riproduzioni di decine di fotogrammi di film e foto di set da cui riaffiorano figure mitiche e protagonisti indimenticati della scena artistica e intellettuale degli ultimi decenni del Novecento, tra cui Lucio Fontana, Enrico Baj, Renato Volpini, Allen Ginsberg, Mario Merz, Michelangelo Pistoletto, restituiti attraverso frammenti visivi, ritratti, fotogrammi gonfiati e a volte trattati fino a diventare delle opere a se stanti, compiute.

Il volume offre così uno sguardo inedito e affascinante di quella straordinaria e vitale stagione artistica della seconda metà degli anni Sessanta in Italia, di cui Nespolo è stato protagonista, restituendola attraverso una galleria di volti, personaggi, oggetti, atmosfere, rimandi linguistici ed espressivi: una sorta di “mappatura ideale” di “debiti” culturali e intellettuali privati che sono al contempo “tracce” di un immaginario comune e collettivo, di un periodo storico e artistico che ancora oggi non smette di esercitare la propria influenza.

Introdotto da Alberto Barbera e da un saggio di Marco Giusti, il volume offre una ricca sezione fotografica a colori delle opere di Nespolo, fotogrammi e foto di set, oltre a contributi critici di Paolo Bertetto, Luciano Caprile, Stefano Della Casa, Vittorio Fagone, Janus e alcuni scritti di Nespolo stesso. Chiudono il volume filmografia e bibliografia complete.

Ugo Nespolo nasce a Mosso (Biella). Esordisce nel panorama artistico italiano nella metà degli anni Sessanta, vicino alla pop art, ai concettuali e ai poveristi, ma la sua produzione non sarà mai legata in maniera assoluta a un filone e si caratterizzerà per un’accentuata impronta ironica e trasgressiva, oltre che per la straordinaria varietà di tecniche, materiali e forme artistiche utilizzate. Dalla fine degli anni sessanta si avvicina al cinema, in particolare quello sperimentale: gli attori sono artisti amici tra i quali, Lucio Fontana, Enrico Baj, Michelangelo Pistoletto. Sostenitore di un’arte che deve permeare e trasformare la realtà in ogni suo aspetto, Ugo Nespolo ha prodotto mosaici, intarsi, ricami, bronzetti, ceramiche, vetri, dipinto tappeti e tessuti, decorato linee di stoviglie, orologi e automobili, creato mobili e oggetti d’uso. Prestigiose gallerie nelle principali città in tutto il mondo gli hanno dedicato personali: da Milano a Roma e Napoli, da Parigi a Londra, da Chicago a New York, dal Giappone all’America del Sud.