Le sale italiane confermano, dopo il primo week-end, il successo commerciale riscosso negli USA da Magic Mike.
La regia di Soderbergh suggerisce comunque uno spessore diverso rispetto alle impressioni suscitate dal trailer, almeno per quanto concerne la sceneggiatura e la profondità della storia.
I film di Soderbergh, al di là dei giudizi personali, difficilmente si rivelano banali, perché il regista si concentra sempre su progetti fuori dall'ordinario, talvolta ispirati a storie reali.
Non fa eccezione questa pellicola, ispirata all'esperienza dell'attore Channing Tatum, che, diciannovenne, si esibiva in Florida come spogliarellista nei club.
Tatum si è messo in gioco come produttore, dopo aver proposto il progetto a Soderbergh che ha risposto entusiasta.
il giovane attore non interpreta se stesso, bensì il mentore, il famoso Mike, di un ragazzo scansafatiche, Adam, di cui lui si fa carico nell'intento di lanciarlo nella squadra degli Xquisite, il gruppo di spogliarellisti che infiamma le donne di Tampa.
Adam passa così da una condizione di disoccupazione e ozio allo status di oggetto sessuale, che lo porta a guadagnare, in una sera, rotoli di banconote e lo spedisce nell'iperuranio del sogno americano.
Il passo è breve dal successo alla megalomania, alle tentazioni e alla droga. Nel frattempo la sorella Brooke e Mike sono sempre più vicini. Quanto e come i due si pesteranno i piedi?
Nel cast spicca Matthew McConaughey nella parte dell'istrione Dallas, padrone del locale e motivatore sopra le righe. Tra i ballerini l'ex wrestler Kevin Nash, meglio noto come Diesel negli anni '90.
Coreografie firmate dai migliori sulla scena, Rihanna e Calvin Harris a tuonare nella colonna sonora. E il piatto è servito.

Intervista a Channing Tatum