Si è chiuso lunedì 18 agosto al Castello di Scarlino (Gr), grazie alla collaborazione con il Comune, il Clorofilla film festival che per dieci giorni -dall'8 al 17 agosto- si è svolto all’interno di Festambiente, nel Parco della Maremma.

Per questo atteso “fuoriprogramma” che ha potuto godere di una location nuova e suggestiva, oltre alle premiazioni, tre eventi hanno accompagnato la serata tra impegno e divertimento con la presenza di Elio Germano, l’attore più premiato dell’anno, Elena Vanni, il critico cinematografico Johnny Palomba e il concerto degli Equ. Un programma diversificato che ha rappresentato anche l’edizione “zero” di “A(e)ffetti collaterali – Parole, musica, incursioni intorno al cinema”, una nuova fatica che si svilupperà durante l’inverno in modo autonomo rispetto al festival. Va sottolineato tra tutti il coraggio di Elio Germano e Elena Vanni nel portare in scena la lettura teatrale “Verona caput fasci” che affronta temi così attuali come l’antifascismo e l’omofobia facendo nomi e cognomi, citando le frasi shock di esponenti politici su questi argomenti, e ricollegando un episodio avvenuto a Verona nel 1995 al clima neofascista che sta attraversando l’Italia in questo periodo. Quindi idealmente un premio va anche a loro.

Ma arrivando alle “statuette”, realizzate per l’occasione dall'artista Tony Spizzirri che utilizza materie di recupero, il premio per il miglior lungometraggio è andato al pluripremiato “Il vento fa il suo giro” di Giorgio Diritti. A ricevere il riconoscimento, consegnato da Maurizio Bizzarri, sindaco di Scarlino, era presente il produttore Simone Bachini. Per gli attori si è pensato di premiare il giovane cinema italiano che va anche “oltreconfine”: i riconoscimenti sono andati all’attrice Ghizlane Waldi, la giovane sposa di “Corazones de mujer” , mentre Stefano Cassetti, bresciano ma ormai naturalizzato francese, è il vincitore tra gli attori per il film “Il resto della notte” di Francesco Munzi. Infine il corto vincitore è stato “Guinea Pig” di Antonello De Leo. Al Castello di Scarlino a ritirare il premio erano presenti il regista e la produttrice Floria Aprea.

Sempre tra i corti una menzione al documentario “Mbeubeus” di Simona Risi sulla discarica vicino a Dakar in Senegal.

I vincitori riceveranno, oltre alla scultura di Tony Spizzirri, anche 500 euro da devolvere ad associazioni no profit. Il premio è intitolato alla memoria di Paolo Cimoni, volontario di Legambiente appassionato di cinema ed impegnato in campagne di solidarietà.

Clorofilla film festival dà l’appuntamento al prossimo anno ma anche alle iniziative invernali di “A(e)ffetti collaterali – Parole, musica, incursioni intorno al cinema” .

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