Fukushame: The Lost Japan esplora l'impatto dell'incidente nucleare di Fukushima sulla vita del popolo giapponese, ed è molto più di un documentario.
L'opera ha come elemento portante un viaggio proibito nella "no-go zone", compiuto dal reporter Alessandro Tesei (fino a 1 km dalla centrale nucleare coinvolta), e indaga al contempo le ferite inferte ai cittadini giapponesi che vivono in prima linea le conseguenze di questo tragico evento.
Attraverso interviste esclusive a Katsunobu Sakurai, sindaco di Minamisoma (la "città divisa in due"), a Seiichi Nakate (esponente del Network Save the children from radiations), e quella concessa all'inviato di SkyTg24 Pio d'Emilia dall'ex premier Naoto Kan, oggi decisamente schierato contro il nucleare, e molte altre figure (scienziati americani, sfollati, ristoratori, volontari, funzionari pubblici), Fukushame presenta un quadro completo della situazione giapponese attuale e illustra i rischi connessi alla centrale di Fukushima, oggi taciuti a livello mondiale, ben lontana dalla sicurezza auspicata e che riguardano l'intero pianeta.
Sono le persone stesse quindi a parlare, anche tramite le immagini del pluripremiato fotografo Paolo Mittica, coinvolgendo lo spettatore fino a portarlo all'interno della realtà di un Paese che ha accettato quanto accaduto con enorme forza, dignità e rispetto per le decisioni prese dal Governo Giapponese, ma che improvvisamente ha iniziato anche a dubitare delle "verità ufficiali", e a voler sapere quanto di sicuro vi sia in un'energia che non è così pulita come molti di noi ancora pensano, e come molti Governi intendono ancora farci credere.
Il contributo di Matteo Gagliardi, autore del montaggio, dell'artwork e co-sceneggiatore (dopo il successo del suo ultimo lavoro, Space Opera), oltre alle musiche di Julyo e degli Otolab, hanno fatto di questo documentario un'esperienza difficile da dimenticare.

Fukushame: The Lost Japan
diretto da Alessandro Tesei
creato da Matteo Gagliardi e Alessandro Tesei
prodotto da Teatro Primo Studio - Film Beyond