Il dialogo tra le culture come strumento di comprensione e di pace, i problemi legati all'immigrazione e all'integrazione in un' Europa in continuo mutamento sociale, la relazione tra le due sponde del Mediterraneo vista sia da nord sia da sud, sono i temi che il MedFilm Festival ha tessuto dalla sua creazione in occasione del Centenario del cinema nel 1995.

Unico appuntamento italiano specializzato nella diffusione del cinema mediterraneo ed europeo che attraverso la partecipazione di circa 40 cinematografie sottolinei l'importanza dei rapporti e degli scambi tra le due rive oltre alla necessita di difendere i diritti dell'uomo, nell'Anno europeo del Dialogo Interculturale, il MedFilm torna a Roma dal 6 al 16 novembre. Con una nuova messe di film, corti e documentari (la maggior parte in anteprima) destinati appunto ad approfondire il dialogo culturale tra le due sponde del Mare Comune.

Ad aprire il Festival sara' il 6 novembre al cinema Embassy - che ospiterà anche il 14 la cerimonia della consegna dei premi - "Sonbahar" (Autumn, in concorso), il primo lungometraggio del regista turco di Ozcan Alper, dove si intrecciano la politica analizzata attraverso i "dopo" della storia, e la difficolta' di amare, tra i temi piu' ricorrenti nella selezione di quest'anno di tutte le sezioni.

Il Palazzo delle Esposizioni, Villa Medici e il Teatro dei Dioscuri sono le locations di questa 14esima edizione che vedra' come ospiti d'onore Turchia e Germania, ''esempio di dialogo interculturale tra un grande Paese nel cuore dell'Europa e un grande Paese candidato all'adesione, confine ideale tra Oriente e Occidente'', sottolinea Ginella Vocca, fondatrice e direttrice della manifestazione.

Due vetrine speciali, "ESTOVEST- Visioni del giovane cinema tedesco", e "BALLATE TURCHE: storie di città e confini, offriranno un'accurata selezione delle rispettive cinematografie contemporanee, e tra gli eventi speciali, il documentario "Eye to Eye - All about German Film" di Michael Althen e Hans Helmut Prinzler, presentato in anteprima, offrira' un viaggio alla scoperta di oltre un secolo di cinema tedesco.

Nel denso programma di MedFilm 2008 spicca la prima retrospettiva completa del cinema di Fatih Akin, il giovane regista turco nato ad Amburgo, già vincitore dell'Orso d'Oro al Festival di Berlino con 'La sposa turca' e autore del recente “Ai confini del Paradiso” premiato all'ultimo festival di Cannes per la migliore sceneggiatura.

Tra le novita, l'arrivo dell'Iran, paese piu' lontano ma di estrema importanza per gli equilibri mediorientali, e dalla cinematografia fertile specie al femminile: il film in concorso, "Seh Zan" (Three women), e' firmato dalla regista Manijeh Hekmat, tra le piu' vitali e interessanti autrici iraniane oltre che tra le piu' coraggiose: basti ricordare le difficolta' che incontro' per girare "Women's Prison" (2002), delicata ricognizione sulle carcerate iraniane.

Villa Medici ospitera' anche la sezione "Le regard des autres", vetrina del cinema francese contemporaneo, i film del concorso Premio Italia nel Cinema, riservato alle opere prime e seconde del cinema italiano, e la sezione "Euroimages Italia", dedicata alle coproduzioni realizzate grazie al sostegno di Eurimages.
Per il secondo anno inoltre il MedFilm propone il concorso internazionale documentari e ad assegnare il Premio Open Eyes sara' una giuria tutta al femminile.

Sara' invece come di consueto composta da studenti diplomandi delle scuole nazionali di cinema e da un gruppo di detenuti di uno degli istituti di pena italiani la giuria del Premio Methexis, aperto ai corti dei paesi europei e della sponda sud del Mediterraneo.

In un Festival sul cinema mediterraneo non poteva infine mancare un Omaggio a Youssef Chahine, il regista egiziano al quale il MedFilm aveva dedicato una retrospettiva nel 2004, e consegnato nell'occasione un premio alla carriera. Chahine verrà ricordato l'8 novembre a Villa Medici con la proiezione di 'Chaos', presentata dal Direttore dell'Accademia di Francia, Frederic Mitterrand che conosceva bene il regista recentemente scomparso.