Con il film Whatever Lola Wants di Ayouch Nabil prende il via la XXVIII edizione del Festival di Cinema Africano di Verona che si svolge nella città Veneta dal 14 al 22 novembte

Viaggio, sogno e desiderio sono infatti le direttrici di questa e delle altre 50 opere in programma, oltre che della kermesse stessa: un percorso umano prima ancora che geografico, per tracciare una topografia dell’anima che si riflette nelle opposte componenti immaginifiche e carnali, ideali e concrete, oniriche e terrene. Trasformazioni, scontri, metafore e microcosmi a confronto, intessuti nella Storia di un Paese con cui si deve fare i conti per ridefinire l’obsoleta definizione di “Sud del mondo”. Il tutto visto attraverso le lenti della “multiculturalità” che questo festival vuole celebrare nella sua accezione più positiva e affascinante.

Promossa dal Centro Missionario Diocesano, Progetto Mondo MLAL, Nigrizia Multimedia e LVIA – Associazione Internazionale di Volontariato Laico, con il sostegno della Provincia di Verona, la manifestazione prosegue nell’intento di gettare uno sguardo alternativo sulla complessità del Continente africano, che troppo spesso i media tradizionali riportano tramite stereotipi, appiattendo le differenze o ignorandole completamente e relegando al silenzio milioni di voci.

Restituire la parola all’Africa, recuperando uno sguardo più vero, è possibile anche grazie all’arte. Perché, come sottolineato dai direttori artistici Fabrizio Colombo e Stefano Gaiga, il cinema delle Afriche, multicolore, ha sempre dato esempio di suggestive visioni e linguaggi. Il grande schermo diventa dunque luogo di confronto, di messa in scena della diversità che si fa ricchezza nel dialogo, seppur difficile da attuare.
Tema di fondo del 2008 è così l’intercultura: in occasione del 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei diritti umani e della celebrazione dell’Anno Europeo del Dialogo Interculturale, il Festival si pone come ponte tra i Continenti e propone la creatività dei cineasti africani e della diaspora “afro” come simbolo della potenzialità interculturale e modello di dialogo senza pregiudizi tra popoli lontani.

Per assolvere questo compito così ambizioso, la Direzione Artistica ha aggiunto importanti tasselli nell’ambito delle sinergie internazionali, dopo la precedente collaborazione con il Fespaco - Festival Cinematografico del Burkina Faso. Nel luglio scorso ha infatti stretto un gemellaggio con lo Zanzibar International Film Festival (ZIFF), la vetrina più importante del cinema dell’Africa dell’Est. A questo è seguita la collaborazione con il Mestre Film Fest, il Centro Studi Donati e la Cineteca di Bologna. Ed infine, una joint venture con la Fondazione Lettera27 promotrice di WikiAfrica per curare la pagina relativa alla storia e ai contenuti del Festival sull’enciclopedia on-line Wikipedia.

Come per la precedente edizione, gli eventi in programma animeranno tutta Verona. Le proiezioni dei film saranno distribuite in ben cinque sale cittadine: Cinema Kappadue, Aurora, Stimate, Centro Mazziano e San Massimo. Gli incontri e i dibattiti si terranno al Forum FNAC, alle librerie Rinascita e Pagina 12, in Sala Elisabetta Lodi.

Le sezioni del Festival

SELEZIONE UFFICIALE FILM IN CONCORSO

La Giuria ufficiale è composta da Annamaria Gallone, Direttore artistico del Festival di Cinema Africano d’Asia e America Latina; Martin Mhando, Direttore dello Zanzibar International Film Festival; Farah Polato: docente di Storia e critica del cinema all’Università degli Studi di Padova; Esoh Elamé: scrittore nativo del Camerun, intellettuale e docente all’Università Cà Foscari di Venezia; Emmanuel Mbaide, attore e giovane regista ciadiano.

Quattro i premi ufficiali: miglior lungometraggio, miglior cortometraggio e miglior documentario e premio del pubblico.
A questi si aggiungono vari Premi Speciali assegnati da associazioni, Organi di Stampa ed enti secondo criteri propri di ogni organizzazione: Premio Scuole, Premio Associazione Studenti Africani di Verona, Premio Nigrizia e Premio “Save the Children”.