Un cognome che tradisce antiche quanto nobili origini anglosassoni, ma una cultura e un immaginario profondamente radicati nella tradizione, nei colori e nei suoni ma anche nelle feroci contraddizioni della sua terra, il Salento, che nei suoi film ha saputo raccontare con impareggiabile vividezza e sincerità.

La Cineteca dedica a Edoardo Winspeare una personale completa che si inaugura sabato 20 (ore 20 e 22.30) con il suo ultimo lungometraggio, “Galantuomini”, in concorso all'ultimo Festival di Roma. Sarà proprio Winspeare a presentare “Galantuomini”, sabato alle ore 20, fermandosi anche per un incontro con il pubblico al termine della proiezione.

Il film rimarrà in programmazione nella sala Officinema/Mastroianni del Lumière fino al 26 dicembre.
“Galantuomini” – che sostituisce tutte le previste proiezioni di “Si può fare” di Giulio Manfredonia – si muove nel solco classico del melodramma e racconta la tormentata storia d'amour fou tra un magistrato 'galantuomo' di estrazione borghese (Fabrizio Gifuni) e Lucia, sua amica d'infanzia divenuta una boss della Sacra Corona Unita (Donatella Finocchiaro, già perfetta donna di mafia in “Angela” di Roberta Torre, e premiata come miglior attrice all'ultimo Festival di Roma).

Nel suo primo film ad alto budget, Winspeare, per la prima volta alle prese con un folto gruppo di attori professionisti, non tradisce il suo patto di contrastato amore per i colori e le radici del Salento, palcoscenico, microcosmo e metafora del mondo. Un rapporto di amore-odio che vede il suo primo strepitoso atto in “Pizzicata” lunedì 29 dicembre (ore 18), favola elegiaca che ruota intorno a un'altra storia di amore negato fra una contadina pugliese e un pilota italo-americano precipitato su una masseria pugliese nell'estate del 1943.
E che trova il suo più maturo compimento in“Sangue vivo” (lunedì 22, ore 18), omaggio alla pizzica e al suo ritmo impetuoso e dionisiaco, in grado di 'salvare' due fratelli pugliesi in lotta contro il fato avverso come in una tragedia antica, in una terra incancrenita da scafisti, spacciatori e mafia.
Completa la rassegna “Il miracolo”, film sui presunti poteri taumaturgici acquisiti da un bambino dopo un incidente d'auto sullo sfondo di una Taranto incantevole e spaventosa.

*************************
Per maggiori informazioni: http://www.cinetecadibologna.it/winspeare/ev/programmazione