C’era una volta a Padova la “Rassegna internazionale del film scientifico-didattico”, una parentesi di grandeur cinematografica per la città durata quasi 20 anni, dal 1956 al 1975, eclissata oggi in un profondo oblio.
Protagonisti della manifestazione sono l’università patavina, alcuni suoi illuminati docenti, il teatro Ruzante, il documentario scientifico-didattico e la Mostra del cinema di Venezia.
La rassegna veneziana contava fin dagli esordi su una varietà di titoli a carattere pedagogico o scientifico che dal ’49 vennero riversati nelle “sezioni speciali”, per poi meritarsi, l’anno successivo, l’istituzione di una mostra ad hoc. Siamo però ancora a Venezia e mancano altri sei anni al debutto della rassegna padovana, ma è proprio in questo periodo che matura, tra gli organizzatori della mostra del lido, un senso di inadeguatezza nel giudicare da un punto di vista strettamente cinematografico pellicole altamente specializzate.

È da qui che prende avvio “l’avventura” padovana, guidata da alcuni docenti universitari che da tempo si occupano attivamente di cinema, in primis il grande pedagogo Giuseppe Flores D’Arcais, pioniere nell’utilizzo di nuove tecnologie ai fini dell’insegnamento.

Nasce così l’idea di una manifestazione interna all’ateneo patavino e in stretta collaborazione con la mostra veneziana, rivolta a tutti gli stati e università del mondo, allo scopo di presentare le pellicole specializzate in una sede più opportuna, con l’apporto critico di docenti e studiosi in grado di valutare gli aspetti più strettamente scientifici delle opere in concorso.

Tra il 30 ottobre ed il 4 novembre del 1956 si svolge la prima delle 18 edizioni in cui si declina la Rassegna.
Luogo privilegiato per le proiezioni è il teatro Ruzante, negli anni sostituito dalla più capiente aula Morgagni del policlinico. Sede delle premiazioni, invece, l’austera sala dell’archivio antico al Bo, il palazzo centrale universitario al quale vengono intitolati i premi in palio, il “bucranio” d’oro, d’argento e di bronzo.

18 edizioni, 1220 film in gara, una media di 17 nazioni per edizione, tutti i continenti rappresentati e nomi di registi entrati nella storia del cinema come l’eclettico Alain Resnais e il tre volte premio Oscar Frank Capra.
10-16 novembre 1975, in questi giorni si consuma l’ultimo capitolo di un’esperienza durata quasi due decenni. L’epilogo si percepisce, anche se a distanza di un trentennio, amaro e sofferto negli ultimi carteggi tra gli organizzatori. Problemi economici e organizzativi, questi all’apparenza i motivi che hanno messo fine all’avventura padovana nel mondo della celluloide specializzata.