A quasi un anno di distanza dalla presentazione ufficiale al cinquantanovesimo Festiva di Cannes è uscito nelle sale cinematografiche francesi Summer Palace il film franco/cinese che ha scandalizzato Pechino costringendo il regista Lou Ye ad un esilio lavorativo dal proprio paese d’origine.
Pietra dello scandalo, e della conseguente reazione da parte della censura cinese, risiede non tanto nelle scene di sesso esplicite di cui Summer Palace è disseminato quanto ai riferimenti politici in sottofondo che riportano alla luce la ferita, mai rimarginata, di Piazza Tian An Men.
Accolto piuttosto freddamente dalla critica mondiale, il film racconta la passione travolgente vissuta, sullo sfondo del Summer Palace, una residenza vicino all’Università di Bejing, da un ragazzo e una ragazza nel periodo dei drammatici scontri di piazza tra polizia e studenti.