Sara' il Far East Film Festival ad ospitare l'anteprima europea di 'Departures', candidato giapponese all'Oscar come miglior film straniero.

Attesissimo, appunto, a Udine, tra la sede storica del Teatro Nuovo e gli spazi del Visionario, l’undicesimo Far East Film vedrà accendersi i riflettori mondiali dal 24 aprile al 2 maggio e, intanto, non lesina sulle anticipazioni.
Anticipazioni più che ghiotte, come abbiamo visto, ma anche preziosamente cariche di simboli: Takita Yojiro, infatti, è stato il primissimo ospite giapponese del festival, nel 1999 (quando presentò l’applaudito Secret).

Storia di un uomo senza qualità che abbandona Tokyo per trasferirsi in campagna e cominciare da zero, o almeno provarci, Departures mette il protagonista a confronto con un paradosso: ricominciare a vivere guardando in faccia la morte. Sì. Perché l’ex violoncellista fallito realizzerà se stesso e scoprirà finalmente di possedere un talento (sebbene alquanto inusuale): preparare i cadaveri (lavarli, vestirli, truccarli, profumarli) per una ditta di pompe funebri. Un rituale di rara grazia, come vedremo, una cerimonia fatta di piccoli gesti, e di movimenti leggiadri, che ci restituiranno il fascino ma anche il mistero del culto giapponese più antico e più profondo: quello per i defunti…

Takita Yojiro, veterano del cinema giapponese, affronta e sviluppa la narrazione come fosse una partitura musicale, una vera e propria sinfonia dei sentimenti, disinnescando qualunque deriva macabra e realizzando, al contrario, un autentico inno alla vita. Realizzando, dopo quasi dieci anni di tentativi, per il coraggio della scelta e per l’estrema delicatezza del tocco registico, un autentico blockbuster che, a dispetto di ogni possibile previsione, ha fatto furore ai botteghini giapponesi!