Bergamo Film Meeting ha ormai raggiunto la piena maturità: 26 anni portati bene e una ventisettesima edizione che si preannuncia ricca di occasioni e di proposte, all’insegna del buon cinema e aperta al nuovo, alla ricerca, alla sperimentazione. 80 film proposti in 9 giorni di programmazione, un concorso di lungometraggi, opere inedite, omaggi e retrospettive, documentari, anteprime, cult movies, due sale coinvolte (Auditorium e Cinema Capitol ), uno spazio espositivo tra i più prestigiosi della città di Bergamo (Porta S. Agostino), e ancora incontri con gli autori, mostre, presentazione di libri, arte, musica, feste e occasioni di divertimento.

Il programma dell’edizione 2009:

MOSTRA CONCORSO
Proporrà film inediti in Italia di giovani registi, in prevalenza europei. Le opere presentate partecipano al Premio Bergamo Film Meeting, assegnato ai tre migliori film sulla base delle preferenze espresse da tutto il pubblico del festival.

RETROSPETTIVA CAROL REED
La tradizionale retrospettiva è dedicata a Carol Reed, uno dei più importanti autori del cinema britannico del secondo dopoguerra. Noto per film come Il terzo uomo (1949), Idolo infranto (1948), Il nostro agente all’Avana (1959), scaturiti dal fortunato sodalizio artistico con lo scrittore inglese Graham Greene, Carol Reed era molto amato sia in patria che dal pubblico americano. Meno conosciuto in Italia, soprattutto per la sua produzione degli anni ‘30 e ‘40, periodo in cui realizzò alcune opere notevoli, mai viste nelle sale italiane e dunque oggi da scoprire (come Night Train to Munich, 1940, Girl in the News, 1940, Laburnum Grove, 1936). Il suo è un cinema che alterna drammi sociali e familiari, misurandosi con diversi tipi di genere, dal noir al thriller, dal melodramma al musical. Quella di Bergamo Film Meeting è in assoluto la prima retrospettiva italiana dedicata all’autore.

PERSONALE CLAIRE DENIS
Protagonista dell’edizione 2009 è Claire Denis (Parigi, 1948). Rivelatasi a livello internazionale con due importanti pellicole alla metà degli anni Novanta, J’ai pas sommeil (1994) e Nénette e Boni (1996, Pardo d’oro a Locarno), la Denis è oggi riconosciuta come una delle più importanti registe francesi, tra le più amate e premiate a livello internazionale. Esordiente nel 1988 con Chocolat, oltre ad alcuni corti e documentari, ha girato più di dieci lungometraggi, portando con sé, di film in film, i volti dei suoi attori preferiti (Vincent Gallo, Grégoire Colin, Béatrice Dalle, Alex Descas). La regista parigina è una delle voci più innovative del cinema europeo contemporaneo, capace di scavare nel quotidiano, per trovare in esso la poesia e una verità umana spesso sorprendenti. Anche con l’ultimo film, 35 rhums, presentato a Venezia, Claire Denis rivela tutta la sua straordinaria abilità di osservatrice e di narratrice, dotata di uno sguardo al tempo stesso distante e partecipe, femminile e spietato. Claire Denis sarà presente a Bergamo durante il festival.

VISTI DA VICINO
Dopo il successo dello scorso anno, sarà riproposta al Cinema Capitol la rassegna Visti da vicino, 10/12 film documentari tra corto e mediometraggi, che descrivono situazioni sociali, ambientali e antropologiche, alle quali l’autore si accosta in un rapporto creativo di interrogazione e rappresentazione.

OMAGGIO AL BRITISH FILM INSTITUTE: BETTE DAVIS
Da molti anni Bergamo Film Meeting collabora con il British Film Institute per la realizzazione di retrospettive di autori e momenti importanti della storia del cinema. Un omaggio a questa importante istituzione era doveroso e la riconoscenza del festival non poteva esprimersi se non con una sezione di grande impatto cinematografico: da qui l’idea di un omaggio a una delle più grandi attrici del cinema americano, Bette Davis, con 7 capolavori appena restaurati dal BFI, che portano la firma di grandi autori come William Wyler (Ombre malesi, 1940, Figlia del vento, 1938) e William Dieterle (II conquistatore del Messico, 1939).

FRONTIERA: PASSAGGI METROPOLITANI
Una novità assoluta è la sezione Frontiera, organizzata in collaborazione con Associazione Millepiani e Gamec - Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo; un percorso nel quale si intrecciano a più livelli cinema, arti e narrazioni, intorno ai temi dello sviluppo, dell’integrazione, delle differenze sociali, dell’idea di confine e dei confini ideali. La Frontiera alla quale si fa riferimento non è quella tangibile e immediatamente riconoscibile, ma quella indefinita e invisibile, che continua a frapporsi, a “fare problema”, a creare ben più concrete fratture e discriminazioni. L’argomento di quest’anno sarà la metropoli, nei suoi aspetti territoriali e antropologici, intesa come spazio fisico e mentale, luogo di percorrenza, rete di individualità, dialettica di appartenenza e di rifiuto. La sezione prevede lungometraggi narrativi all’Auditorium di Piazza Libertà, una selezione di documentari al Cinema Capitol, videoinstallazioni, progetti site-specific, discussioni e presentazioni di libri alla Sala della Porta S. Agostino. In particolare alla Porta S. Agostino sarà presentata una video-installazione dell’artista britannica Hannah Collins, interessata alle archeologie dello spazio urbano che mostrano le tracce del passato e le “intimazioni” del futuro. L’artista rumeno Dan Perjovschi, noto a livello internazionale per i suoi disegni realizzati direttamente sui muri, sulle vetrate, sui pavimenti di musei e gallerie nonché di edifici pubblici, realizzerà invece un progetto appositamente creato per il festival: l’artista illustrerà le pagine di un giornale free press, per l’occasione distribuito gratuitamente in città, nell’intento di amplificare attraverso la stampa il suo messaggio focalizzato, in particolare, sul flusso di persone e di merci che attraversano i confini della Romania dopo il suo ingresso in Europa.

FONDO NINO ZUCCHELLI: GLI ESORDI DELLA SPERIMENTAZIONE
Continua la collaborazione con il Fondo Zucchelli - una dotazione di circa 200 film provenienti dagli archivi della manifestazione cinematografica Gran Premio Bergamo Internazionale del film d’Arte e sull’Arte, donati alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo e in deposito presso Lab 80 film. All’inizio degli anni ‘60 il Gran Premio Bergamo si presentava come un contesto fertile capace di intercettare numerose sperimentazioni di registi agli esordi provenienti dall’America e dall’Europa, che si affermeranno negli anni successivi. Proprio sugli esordi della sperimentazione, sarà focalizzata la proposta di quest’anno, con la presentazione di due opere rispettivamente di Robert Frank e Jean-Marie Straub: O.K. End Here (Va bene, finisce qui), che nel 1963 vinse il Gran Premio, e Nicht versöhnt (Non riconciliati, 1965) vincitore del premio di categoria per il film sperimentale e d’avanguardia.

FANTAMARATONA
Quest’anno la consueta Fantamaratona - incursione notturna nel mondo della fantascienza e dell’horror - vedrà come protagonista il personaggio dello scienziato pazzo. Un vero e proprio genere nel genere. Tra i film proiettati due autentici cult: Dr. Cyclops di Ernest B. Schoedsack (1940) e L’esperimento del Dr. K. di Kurt Neumann (1958).
Non mancheranno, infine, anteprime, cult-movies, classici restaurati, incontri con gli autori, aperitivi e sorprese.

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