Il film descrive gli ultimi anni di Giordano Bruno, fra il 1592 e il 1600. Reduce da esperienze tumultuose nelle corti europee, Bruno è a Venezia, ospite di un Mocenigo che lo introduce nei fastosi salotti della Serenissima. Bizzarro e anticonvenzionale, Bruno non disdegna le sbornie e i favori delle cortigiane, ma non cessa di diffondere la sua concezione panteistica dell’universo e la sua idea d’un uomo nuovo, libero dai pregiudizi e in armonia con la natura. È chiaramente fuori della Chiesa, che ha buon gioco nel tornare ad accusarlo di miscredenza e quando Mocenigo, impaurito e deluso, lo denunzia all’Inquisizione, Bruno finisce in carcere. Quando certi suoi compagni di galera, denunciandone le teorie rivoluzionarie, vengono in soccorso dell’ala più rigida dell’Inquisizione, per Bruno non c’è scampo. Consegnato al governatore di Roma, nel febbraio 1600 il domenicano ribelle viene condannato al rogo.

Una delle migliori interpretazioni di Gian Maria Volonté, la straordinaria fotografia di Vittorio Storaro, la suggestiva musica di Ennio Morricone, insieme ad un cast composito ed ottimamente diretto - in cui spicca una affascinante Charlotte Rampling (vera icona del cinema italiano di quegli anni) - fanno di questo film un classico del nostro cinema. Ma la vera suggestione sarà assistere alla proiezione, uscire dal cinema Farnese e trovarsi di fronte alla statua di Giordano Bruno in Campo de Fiori...!

Giordano Bruno di Giuliano Montaldo

Soggetto e sceneggiatura: Giuliano Montaldo, Luciano De Caro; fotografia: Vittorio Storaro; montaggio: Antonio Siciliano; musica: Ennio Morricone; produzione: C.C. Champion, Les Film Concordia; cast: Gian Maria Volontè, Charlotte Rampling, Massimo Foschi, Corrado Gaipa, Josè Quaglio, Piero Anchisi; durata: 120’; origine: Italia,1973

A seguire incontro con GIULIANO MONTALDO e ANTONIETTA DE LILLO, conduce Alberto Crespi.

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Cinema Farnese-Persol
Campo de’ Fiori, 56
Roma