Il cinema scandinavo è una realtà in rapido consolidamento. Dopo i successi internazionali di Lars von Trier e del movimento “Dogma”, si manifesta una nuova leva di registi che guarda alla realtà del proprio Paese con forte spirito critico e grande intelligenza cinematografica. E il successo non manca, sia di pubblico che di critica. In attesa del film tratto dal best seller di Stieg Larsson Uomini che odiano le donne, Luci d’inverno recupera le migliori produzioni scandinave degli ultimi anni inedite in Italia.
La rassegna, curata da Andrea Morini e Alberto Morsiani con la collaborazione di Serena Agusto, Erika Angiolini e Isabella Malaguti, è promossa e organizzata da: Cineteca del Comune di Bologna, Ente Mostra Internazionale del Cinema Libero, Associazione Circuito Cinema di Modena, con la collaborazione di Museo Nazionale del Cinema di Torino, Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale, Assessorato alla Cultura del Comune di Milano - Milano Cinema, Società Umanitaria Alghero - Cineteca Sarda, Norwegian Film Institute, Reale Ambasciata di Norvegia e Swedish Film Institute.
I film sono tutti in versione originale con i sottotitoli in italiano, tranne "Du Levande e Hafio", presentati nella versione italiana. Film vietati ai minori di anni 18.

Programma di sabato 2
ore 17.00
Naboer (2005)

Regia: Pål Sletaune; soggetto e sceneggiatura: P. Sletaune; fotografia: John Andreas Andersen; musica: Simon Boswell; montaggio: Derek Hodor; interpreti: Kristoffer Joner, Cecilie A. Mosli, Julia Scacht, Anna Bache-Wiig, Michael Nyqvist, Øystein Martinsen; origine: Norvegia/Svezia/Danimarca; produzione: Turid Øversveen for 4 ½; durata: 75’
Dopo che Ingrid, la sua compagna, lo ha lasciato, John decide di accettare l’invito di due belle vicine di casa, Anne e Kim. Ben presto si rende conto che il gioco di seduzione sta portando a qualcosa di molto pericoloso... Un film a tratti “pulp”, ma anche un dramma psicologico e un thriller erotico politicamente e umanamente scorretto, dove il sangue e il sesso sono la chiave per capire l’origine della follia.

ore 19.00
Reprise (2006)

Regia: Joachim Trier; soggetto e sceneggiatura: J. Trier, Eskil Vogt; fotografia: Jakob Ihre; musica: Knut Schreiner, Ola Flottum; montaggio: Olivier Bugge Coutè; interpreti: Anders Danielsen Lie, Espen Klouman-Høiner, Viktoria Winge, Christian Rubeck, Pål Stokka, Odd-Magnus Williamson; origine: Norvegia/Svezia; produzione: Karin Julsrud; durata: 105’
Siamo alla metà degli anni Settanta e un gruppo di ragazzi sta scegliendo la strada per il passaggio dall’adolescenza alla maturità. C’è chi diventerà uno scrittore ci culto, chi navigherà ai limiti della fama, chi entrerà in una tranquilla vita borghese. Una storia interessante sostenuta da una forte tensione narrativa. Miglior opera prima al Toronto International Film Festival.

ore 21.00
Uro (2006)

Regia: Stefan Faldbakken; soggetto e sceneggiatura: S. Faldbakken, Harald Rosenløw-Eeg; fotografia: John Andreas Andersen; musica: Ginge; montaggio: Sophie Hesselberg, Vidar Flataukan; interpreti: Nicolai Cleve Broch, Ane Dahl Torp, Ahmed Zeyan, Bjorn Floberg, Ingar Helge Gimle, Eivin Sander; origine: Norvegia; produzione: Friland AS; durata: 104’
Oslo, fine autunno 2005. Nonostante il suo passato malavitoso, Hans Petter riesce a coronare il suo sogno di entrare a far parte di un corpo della polizia scelto per combattere i trafficanti di droga. Il film riesce a coinvolgere grazie ad una sceneggiatura in cui snodi ed intrecci funzionano egregiamente e ad una recitazione che ben si adatta allo stile del regista.

domenica 3
ore 17.00
Reprise
(replica)

ore 19.00
Farväl Falkenberg (2006)

Regia: Jesper Gaslandt; soggetto e sceneggiatura: J. Gaslandt, Fradrik Wenzel; fotografia: Fredrik Wenzel; musica: Erik Enocksson; montaggio: Michal Leszczylowski, J. Ganslandt; interpreti: John Axel Eriksson, Holger Eriksson, David Johnson, J. Ganslandt, Jörgen Svensson, Rolf Sundberg; origine: Svezia/Danimarca; produzione: Anna Anthony e Memfis Film; durata: 91’
L’estate scorsa a Falkenberg. Cinque ragazzi, amici d’infanzia. Uno con grandi progetti, uno che sogna di andar via, uno che ritorna sempre e uno che non se ne andrebbe mai. Parlano del futuro ma in realtà vorrebbero che il futuro non arrivasse mai. La gente pensa che bisognerebbe guardare avanti, andare oltre, ma se qualcuno volesse invece restare sempre nel passato? Un film in grado di far partecipare appieno lo spettatore con una naturalezza originale e nuova, proprio per il suo stare tra realtà e finzione, e in profondità, grazie alla poesia della voce narrante che interviene fuori campo a dare un’ulteriore impronta contemporaneamente esterna e interna, ma comunque soggettiva.

ore 21.00
Du levande (2007)

Regia: Roy Andersson; soggetto e sceneggiatura: R. Andersson; fotografia: Gustav Danielsson; musica: Benny Andersson; montaggio: Anna Marta Waern; interpreti: Jessica Lundberg, Elisabeth Helander, Björn Englund, Leif Larsson, Ollie Olson, Kemal Sener; origine: Svezia/Germania/Francia/Danimarca/Norvegia; produzione: Roy Andersson Filmproduktion, Parisienne de Production, Thermidor Filmproduktion, Posthus Teatret, 4 ½, Sveriges Television, Arte France Cinéma, WDR/Arte; Style Jam; durata: 95’
In una città scandinava perennemente grigia, una serie di esperienze tragicomiche si intreccia con i sogni di alcuni personaggi, sogni che appaiono di volta in volta come momenti liberatori o come fonte di ulteriori angosce; tutto ciò in attesa che dal cielo arrivi, forse, e chissà perché, una misteriosa formazione di bombardieri…
Un’opera surreale e dal sapore teatrale, spontanea e innovativa ma con l’amaro retrogusto dell’occasione mancata. Fra i vari riconoscimenti, “Silver Hugo” al Chicago International Fim Festival per la miglior regia.

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Luca Pallanch
Centro Sperimentale di Cinematografia
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Cineteca Nazionale-Cinema Trevi
06/72294389