Dopo il successo dello scorso anno, dall’1 al 3 luglio si svolgerà a Roma presso la Casa del Cinema la seconda edizione del Film Festival Senza Frontiere-Without Borders.
Saranno proposte opere inedite selezionate da cinematografie di ogni parte del mondo e saranno presenti gli autori per incontrare il pubblico. Lo scopo comune dei film in programma sarà dimostrare mediante storie di vita vissuta, come attraverso il cinema, la musica, il lavoro comune si possano superare le separazioni create dalla paura, dal pregiudizio, dall’ignoranza.

Tra le tematiche affrontate nell’edizione di quest’anno il ruolo della donna e degli adolescenti nelle diverse culture, il peso della censura in Iran e in nord Korea, il valore della compassione tra esseri umani capaci di superare i conflitti dei loro paesi d’origine.
RAMCHAND PAKISTANI di Mehreen Jabbar, che verrà apposta dal Pakistan per parlare del suo film al pubblico, mette in evidenza queste tematiche, raccontando la storia di un bambino pakistano che supera per sbaglio il confine del suo paese e finisce col padre in una prigione indiana.
Il film verrà proiettato in apertura del festival la sera del 1 luglio nel teatro all’aperto della casa del cinema sotto i pini di villa borghese. La proiezione verrà preceduta alle 8 di sera dal concerto BAHJA (in arabo "gioia" ) del grande musicista marocchino Nour Eddine, che combina le armonie berbere con le influenze musicali scoperte durante il suo viaggio.
DUNYA AND DESIE di Dana Nechushtan, racconta la storia di due amiche, una marocchina e l’altra olandese, cresciute nello stesso isolato ad Amsterdam che si trovano di fronte a evidenti differenze culturali. OFF AND RUNNING di Nicole Opper, appena presentato al Tribeca Film Festival, è dedicato ad una adolescente afro-americana adottata da una famiglia di ebree lesbiche a Brooklyn. Crescendo con fratelli di etnie differenti, Avery sente il bisogno di andare alla ricerca delle sue radici e si avventura alla scoperta di razza, identità, famiglia.
FORWARD EVER, BACKWARD NEVER! è il trailer del film a cui sta lavorando Barbara Melega, prodotto da Bernardo Bertolucci e Clare Peploe. Con la sua cinepresa la regista segue in Ghana il progetto politico di Samia Yaba Nkrumah, che, ispirandosi a suo padre il presidente Kwame Nkrumah fondatore della patria ghanese e del sogno panafricanista, instilla fiducia e dignità alla sua gente.

L’artista iraniana Shirin Neshat propone il suo straordinario video TOOBA, ispirato all’albero sacro nominato nel Corano che puo' offrire riparo a chi ne ha bisogno. Il film esplora i temi dell'immigrazione, la posizione delle donne nella società contemporanea, la complessità dell'Islam. Shirin Neshat l'ha concepito subito dopo l'11 settembre 2001: "Racconta come tutti corriamo e cerchiamo una specie di santuario", dice.

Saranno presenti al festival anche altri autori iraniani come Shahram Karimi e Mohamad Rasoulof, regista di HEAD WIND, che discuteranno col pubblico il ruolo degli artisti nel loro paese. Selezionati dal programma prodotto dal Goethe Institute Democracy Now dedicato ai giovani cineasti delle scuole di cinema europee, il festival propone FEMININ, MASCULIN di Sadaf Foroughi e YOU CANNOT HIDE FROM HALLAH di Petr Lom. Tra le proiezioni anche I BRING WHAT I LOVE di Elizabeth Chai Vasarhelyi, premio speciale della giuria al Middle East Film Festival Abu Dhabi 2008.
Chiude la seconda edizione del festival la pop star senegalese Youssou Ndour con la sua missione: far dissolvere con la musica la percezione negativa dell’Islamismo.

Nelle sale della Casa del Cinema durante il festival sarà proposta la mostra THE COURSE OF HISTORY del fotografo belga Bart Michiels, che da anni va sui luoghi delle battaglie storiche a scattare foto. Dalle Termopili a Verdun, da Waterloo ad Anzio ci troviamo di fronte alle tracce dei massacri che hanno cambiato la storia. Oggi il silenzio e la bellezza straordinaria di questi paesaggi imbevuti di sangue rassicura e disturba allo stesso tempo.

Scopo del Festival, oltre a raccontare col cinema, con le foto, con la musica storie di vite straordinarie, è soprattutto quello di raggiungere i ragazzi.
Ecco perché quest’anno gli allievi della scuola pubblica Pistelli di Roma e gli allievi della Public School 140 nel Lower East Side di New York presentano i loro progetti di cortometraggi e fotografie ispirati al tema “Senza Frontiere”. Sono loro i cittadini di domani e sono loro che devono crescere con la consapevolezza di vivere in un unico pianeta senza confini.