Continua la ricca programmazione del Pesaro Film Festival.

Dopo la prima sezione del DopoFestival, Signes de nuit, progettata attorno alla collaborazione con l’omonimo Festival Internazionale di Parigi e costituita da opere provenienti da tutto il mondo, la seconda sezione decisa per il DopoFestival, che si è aperta il 25 giugno poco dopo la mezzanotte, si chiama Equilibri soggettivi ed esplora i territori della moderna Video Arte italiana, con alcuni tra i più importanti film makers contemporanei.

La sezione si compone di opere volte a indagare le profondità dell’ego, e tra i protagonisti della notte di Palazzo Gradari troviamo Elena Arzuffi con il suo Crunchy Love e L’Autoritratto (1) di Matteo Fato, insieme a quello di Mariana Ferrato.
Con loro anche le proiezioni di The Choice di Paola Luciani, King Kong at the End of the World di Federico Solmi e Corto Circuito di Bruno Di Lecce.

La rassegna, che si protrarrà fino a questa notte, quando elemento trainante delle proiezioni sarà il suono, ha dato spazio alla voce di undici artisti che hanno raccontato storie riguardanti il proprio sé più intimo, strumento considerato dai fautori della Video Arte italiana indispensabile per il lavoro creativo.

Tutte le opere presentate sono state realizzate pensando a destinatari privilegiati, quali le gallerie d’arte e i musei.
E infatti non sono mancati fino ad oggi i riconoscimenti ufficiali: Bruno di Lecce ha già partecipato ad alcuni tra i più importanti festival in Europa, tra cui la Biennale di Architettura a Venezia; Matteo Fato è stato presente al National Museum of Contemporary Art, mentre Federico Solmi ha ricevuto un premio dalla Fondazione Guggenheim di New York.

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