Una “prima” d’eccezione al Tribeca Film Festival (25 aprile - 6 maggio 2007), la manifestazione neworkese ideata e diretta da Robert de Niro e dedicata al cinema indipendente: cinque proiezioni speciali per PASSIO di Paolo Cherchi Usai.
Film – evento, acclamato dalla critica fin dalla sua prima mondiale del 23 febbraio 2007 all’Adelaide Film Festival, rappresenta la naturale evoluzione visiva/visionaria dell’affascinante tesi che Cherchi Usai ha tracciato nel suo L’ultimo spettatore, libro pamphlet edito nel 1999 dal Castoro e tradotto in inglese con il titolo The Death of Cinema (2001), con una prefazione di Martin Scorsese.

Passio
è un lungometraggio concepito esclusivamente per la proiezione con musica dal vivo (sei solisti, dodici/quindici coristi, quattro strumentisti e organo). Ne sono state stampate soltanto sette copie colorate a mano, con un colore dominante diverso per ogni esemplare (vermiglio, oro, minio, rubino, violetto, indaco, magenta). Le sette copie sono state depositate presso altrettante cineteche di tutto il mondo.

Appassionato di musica, Paolo Cherchi Usai considera l’oratorio Passio di Arvo Pärt (1982) come uno dei capolavori musicali del ventesimo secolo, paragonabile per impatto emotivo e perfezione formale all’analoga composizione di J.S. Bach. L’incontro fra la partitura del grande musicista estone e le idee contenute in L ’ultimo spettatore ha dato luogo a un film violento e al tempo stesso contemplativo, che mette a confronto la “morte del cinema” con il testo dei Vangeli, secondo una prospettiva laica di meditazione sulla natura parallela dell’immagine e del suono.

La lavorazione di Passio – nel quale sono inserite immagini d’archivio provenienti da cineteche di tutto il mondo, dalla Nuova Zelanda al Brasile – è durata sei anni. La parte musicale è stata elaborata insieme a Paul Hillier, direttore del complesso vocale “The Theatre of Voices”, specializzato in musica antica e contemporanea. La componente grafica è stata affidata a Brody Neuenschwander, che ha lavorato insieme a Peter Greenaway in L’ultima tempesta e I racconti del cuscino.

Il progetto è stato poi “adottato” da Isabella Rossellini, che presenterà il film al Tribeca Film Festival il 27 aprile. Data la sua particolare natura, Passio deve essere proiettato in luoghi dall’acustica adeguata che consentano la presenza contestuale di organo e schermo cinematografico.
Per questa ragione tre delle cinque proiezioni speciali al Tribeca Film Festival saranno allestite a St. John the Divine, la più grande cattedrale del mondo in stile neogotico.
Le altre due proiezioni avverranno il 29 aprile alla Trinity Church nel quartiere di Tribeca.

Per informazioni sulla manifestazione, alla quale sarà anche presente, in concorso,N - Io e Napoleone di Paolo Virzì : www.tribecafilmfestival.org