Dal 3 al 10 ottobre si svolge a Pordenone la XXVIII edizione delle Giornate del cinema muto .
Questa bellissima rassegna a scadenza annuale nasce nel 1982, quando Cinemazero presentò presso l'Aula Magna del Centro Studi di Pordenone la collezione di film di Max Linder della Cineteca del Friuli. Intitolata Le roi du rire: alle origini del cinema comico, doveva trattarsi di una rassegna una tantum, ma Davide Turioni, allora decano degli storici italiani di cinema, pose le basi per un continuum della manifestazione.
Oggi, sotto la la direzione dal critico e storico cinematografico inglese David Robinson, subentrato a partire dal 1997, il festival ha acquistato una fisionomia precisa e ha conquistato un posto importante tra i festival annuali.
Anche quest’anno il programma prevede la visione di film restaurati e la riscoperta di perle del cinema muto ormai dimenticate, oltre a rassegne di grande interesse.

Tra queste da segnalare Il canone rivisitato, un appuntamento nato per rispondere all’esigenza delle giovani generazioni che si sono avvicinate alle Giornate scoprendo una gran quantità di gioielli del cinema muto di cui non sospettavano nemmeno l’esistenza.
Ma l’entusiasmo di questi nuovi spettatori era a volte mitigato dalla frustrazione di non poter gustare, almeno su grande schermo e in impeccabili copie restaurate, i classici del cinema muto dei quali avevano tanto sentito parlare. Le Giornate tendevano a mostrarli poco, infatti, perché i suoi organizzatori ritenevano che queste pellicole fossero troppo famose per essere proiettate di fronte a una comunità di esperti.

Si è deciso allora di inserire la visione di queste grandi opere all’interno di un percorso che non si limiti a proporne la visione, ma rifletta anche sul valore fondante del termine ‘canone’: perché il canone del cinema muto è trattato come tale, e come ha fatto a diventarlo? Chi ha suggellato la sua posizione di assoluta preminenza nella storiografia del cinema? In base a quali criteri? I nostri predecessori hanno fatto le scelte giuste o sbagliate? Quale dinamica culturale ha favorito la selezione dei “capolavori” per il primo Pantheon del cinema? E se crediamo che i nostri antenati abbiano torto, come dimostrare che la ragione è dalla nostra parte?

Programma :

Eventi speciali
The Merry Widow (Erich von Stroheim, US 1925)
A colpi di note/Striking a New Note
An audience with Jean Darling [5.10.2009, 14:30]
Der Golem [7.10.2009, 20:30]
Alice's Wild West Show [10.10.2009, 20:30]
The Ukulele Orchestra of Great Britain [10.10.2009, 20:45]

Rassegna: Sherlock e oltre/Sherlock and Beyond

Albatros, programma speciale per gentile concessione de La Cinémathèque française
Carmen (Jacques Feyder, 1926)
Ce cochon de Morin (Viatcheslav Tourjansky, 1924)
Le chant de l’amour triomphant (Viatcheslav Tourjansky, 1923)
Le chasseur de chez Maxim’s (Nikolai Rimsky, 1927)
La dame masquée (Viatcheslav Tourjansky, 1924)
L’heureuse mort (Serge Nadejdine, 1924)
Justice d’abord (Jacob Protazanov, 1921)
La nuit du 11 septembre (Bernard Deschamps, 1919)
Le quinzième prélude de Chopin (Viatcheslav Tourjansky, 1922)

Cortometraggi:
Harmonies de Paris (Lucie Derain, 1928)
Nocturne (Marcel Silver, 1926)

Il canone rivisitato:
J’ACCUSE (Abel Gance, 1919)
DER GOLEM (Paul Wegener, 1920)
GUNNAR HEDES SAGA (Mauritz Stiller, 1923)
THE TEN COMMANDMENTS (C.B. De Mille, 1923)
DU SKAL AERE DIN HUSTRU (Carl Theodor Dreyer, 1925)
DOM NA TRUBNOI (Boris Barnet, 1928)
ROTAIE (Mario Camerini, 1929)

Rassegna a cura di Jugoslovenska kinoteka 60: la Jugoslovenska Kinoteka (oggi the National Film Archive of the Republic of Serbia) fu creata nel 1949 e per la celebrazione dei 50 anni della nascita propone una combinazione di film storici serbi e film rari restaurati presenti nel proprio archivio.

Omaggio al British Silent Film Festival
- Wheels of Chance (Harold Shaw, GB 1922)
- The Four Just Men (Stoll Film Company, GB 1921)
- “The Sounds of British Silents” (presentation by John Sweeney & Tony Fletcher)

Dive/Divas
- Francesca Bertini
- Pola Negri
- Asta Nielsen

Cinema delle origini
- Italo Pacchioni
- The Corrick Collection, 3
- Screen Decades

Riscoperte e restauri/Rediscoveries and Restorations
- Bois d'Arcy 40
- Die Gezeichneten (Carl Theodor Dreyer, DE 1922)
- The Eagle (Clarence Brown, US 1925)
- Der Fürst von Pappenheim (Richard Eichberg, DE 1927)
- Giornate di sole (Renato Spinotti, IT 1934)
- Die Kleine vom Varieté (Hanns Schwarz, DE 1926)
- Kodachrome Two-Color Test Shots No. III (Eastman Kodak Company, US 1922)
- Kurotegumi Sukeroku (Shochiku Shimokamo Studio, JP 1929)
- The Letter from Hollywood (US, c. 1926)
- Monkeys' Moon (Kenneth Macpherson, GB 1929)
- The Rose of Rhodesia (Harold Shaw, South Africa, 1917)
- On Strike (Bud Fisher Films Corporation, US 1920)
- The Three Kings/Ein Mädel und 3 Clowns (Hans Steinhoff, GB/DE 1928)
- Eine versunkene Welt (Alexander Korda, AU 1922)

Ritratti
- Helsinki, ikuisesti (Peter von Bagh, FI 2008)
- Heppy's Daughter (Film Friends Productions, GB 2009)
- Note su Sherlock Jr. di Buster Keaton (Francesco Ballo, Paolo Darra, IT 2009)

Muti del XXI secolo/21st Century Silents
DOGMA (Wisconsin Bioscope, US 2008)
Regia/dir., scen: Kayla Grosse; prod: Dan Fuller; f./ph: Kelsey Field; cast: Reo Glancey, Lyndsey Wurch, Robert Breitenbach, Dylan Brogan, Alex Cox, Sydney Duncan, Kate Marcus; 35mm, 88 ft., c.2' (16 fps); fonte copia/print source: Communications Arts Department, University of Wisconsin-Madison. Senza didascalie / No intertitles.
IN YOUR DREAMS (Wisconsin Bioscope, US 2008)
Regia/dir: Sydney Duncan; prod., scen: Dan Fuller; f./ph: Kelsey Field; cast: Sarah Whiteaker, Dylan Brogan, David Lammie, Rachael Cohen; 35mm, 174 ft., c.3' (16 fps); fonte copia/print source: Communications Arts Department, University of Wisconsin-Madison. Senza didascalie / No intertitles.

Per ulteriori infomrazioni: www.cintecadelfriuli.org