Si è aperto l'11 settembre il Milano Film Festival che, tra rassegne e concorsi, si concluderà il 20 settembre.

Quest'anno una sezione è dedicata ad una rassegna sul regista Ermanno Olmi.
Il regista, che tra gli anni '60 e '70 gira una grande quantità di programmi per la televisione, tra inchieste, documentari, interviste, ha ottenuto i lsuccesso nel 1978 con L'albero degli zoccoli, che vince la Palma d'Oro a Cannes, e diventa un successo - anche di botteghino - mondiale.
Fellini è uno dei più attenti a notare l'originale punto di vista del giovane talento. Olmi si muove in una direzione inedita, contaminando la ricostruzione documentaristica con elementi di finzione, e girando in condizioni estreme con dei non-attori. Racconta storie minime, ridotte all'essenziale. L'epico quotidiano del lavoro, l'umanità definita attraverso il rapporto che ha con la terra madre, intesa sia come spazio sia come alimento, il significato della vita e il rapporto col divino, la purezza dei sentimenti come antidoto alla complessità del mondo contemporaneo.
Il film in programma vanno dal primo lungometraggio Il tempo si è fermato, al più famoso L'albero degli zoccoli, all'ultimo Terra madre.

Le sezioni in concorso:
- Concorso lungometraggi: il filo conduttore è "Perdersi, lasciare casa, cercare casa, trovarsi"; 7 opere prime e 4 opere seconde per lasciare i freni liberi al talento, alle idee non ancora contaminate dei debuttanti ed esplorare i cinema del mondo e il mondo grazie al cinema. I protagonisti di molti film sono personaggi solitari, un po' ai confini della società, per scelta o per necessità, che d'un tratto devono fare un percorso di ricerca: come la piccola Li Tong dell'omonimo film ultra-low-budget si perde nella bolgia di Pechino e non trova nessuno che la riporti a casa.
I film in programma.

- Concorso cortometraggi: 50 opere suddivise in 10 gruppi pe raltrettante serate. I film vanno dal documentario all'animazione, dalla fiction impegnata al bianco e nero.
I film in programma

- Colpe di Stato: Colpe di Stato è natodall'urgenza di mostrare documentari realizzati da registi di tutto il mondo che utilizzano il cinema per raccontare e denunciare Paesi sui quali pesano guerre, conflitti e persecuzioni.

Oggi, in un'edizione 2009 importante perchè quanto mai ricca di film e ospiti saranno presentati tre film sull'Africa che affrontano temi nodali di politica internazionale: la lotta per le risorse idriche, il traffico d'armi e il monopolio dell'estrazione del petrolio con conseguenti disastri ambientali provocati dalle multinazionali dell'energia. Film sull' America Latina e Centro America che parlano del disastro ambientale causato da multinazionali petrolifera nell'Amazzoni; e infine l'Asia, dove i film selezionati parlano dei monaci buddisti, del Premio Nobel Aung San Suu Kyi e del Kashmir.
I film in programma.

Il festiaval si fa portavoce anche del progetto ri-distribuzione: nasce per dare visibilità a un cinema internazionale di qualità, che non segue generi e mode e che non trova canali di visibilità attraverso i tradizionali circuiti distributivi. Il 2002 prepara le basi perché il progetto diventi una realtà a sé stante, capace anche di stimolare una risposta del mercato e creare un circuito internazionale alternativo. Il progetto opera tramite una rete internazionale di contatti con registi, case di produzione, professionisti, operatori. Si rivolge a organizzazioni associative e commerciali, a strutture didattiche che intendono contribuire alla promozione e diffusione dell'arte cinematografica e proporsi come canali di un nuovo modello distributivo.

Sito del Festival: www.milanofilmfestival.it