L’Apocalissi, cui Pasolini fa riferimento nei suoi scritti, è quella società occidentale e capitalista, che ha contaminato l’uomo con la logica della sopraffazione, del possesso, dello sfruttamento, della colonizzazione. E’ per Pasolini un vero e proprio genocidio, la fine di un mondo, quello arcaico e mitico delle popolazioni legate alla terra, i cui comportamenti, abitudini e stili di vita avevano una sacra ritualità. La sua critica alla società borghese e consumistica e la necessità di un recupero delle tradizioni e dei modi di vita della società arcaica – come realtà sociali ancora autentiche – sono i temi della sua riflessione di intellettuale, profetico e precorritore dei tempi.
Oltre alle opere di Pasolini, abbiamo pensato che il modo migliore per ricordarlo fosse quello di proporre anche alcuni documentari sulla sua complessa figura di intellettuale: Primo piano: Pier Paolo Pasolini di Carlo Di Carlo, La voce di Pasolini di Mario Sesti, e il documentario di montaggio Pasolini prossimo nostro di Giuseppe Bertolucci. Quest’ultimo documentario è stato realizzato utilizzando il ricco vasto archivio di Cinemazero che ha nel suo patrimonio il lascito di Deborah Beer, unica fotografa a seguire e a documentare tutta la lavorazione dell'ultimo film di Pier Paolo Pasolini Salò o le 120 giornate di Sodoma. Alla selezione accurata di questo materale, Giuseppe Bertolucci ha poi aggiunto la parola di Pasolini scegliendo, sempre dall'archivio di Cinemazero, tra oltre 50 ore di conversazioni inedite che Pasolini aveva avuto con il giornalista Gideon Bachmann sul film, sulla politica e sul cinema in generale.

Elenco dei film in rassegna:

APPUNTI PER UN FILM SULL’INDIA
Scritto, diretto, fotografato e commentato da Pier Paolo Pasolini. Italia, 1967-68, 34’.
Come spiegò lo stesso Pasolini, «questi “appunti” si riferivano sostanzialmente a un film da farsi sulla storia di un marajà, il quale, secondo una leggenda mitica indiana, offre il proprio corpo alle tigri per sfamarle (questo, idealmente, prima della liberazione dell’India) e, dopo la liberazione dell’India, sempre idealmente, la famiglia di questo marajà, scompare perché i suoi amici muoiono di fame ad uno ad uno durante una carestia». Pasolini effettuò le riprese cinematografiche per le strade, principalmente nella città di Bombay e nelle sue estreme, poverissime periferie, con la cinepresa in spalla riprendendo gente comune e dialogando con alcuni intellettuali indiani.

LE MURA DI SANA’A
Diretto e commentato da Pier Paolo Pasolini. Italia, 1970/71, 14’
Pasolini girò questo documentario alla fine delle riprese del Decameron, nello Yemen del Nord, e spiegò: «I problemi di Sana’a li sentivo come problemi miei. La deturpazione che come una lebbra la sta invadendo mi feriva come un dolore, una rabbia, un senso di impotenza e nel tempo stesso un febbrile desiderio di far qualcosa. […] Ogni giorno che passa è un pezzo delle mura di Sana’a che crolla o vien nascosto da una catapecchia “moderna”. […] È uno dei miei sogni occuparmi di salvare Sana’a ed altre città, i loro centri storici: per questo sogno mi batterò, cercherò che intervenga l’Unesco»

PASOLINI PROSSIMO NOSTRO
R.: Giuseppe Bertolucci. Italia/Francia 2006, 58’.
Gideon Bachmann, con la sua troupe, si trova sul set di Salò o le 120 giornate di Sodoma e coinvolge Pasolini, tranquillo e per niente turbato delle polemiche sul film, in una lunga intervista che diventa un attacco alla società.

PRIMO PIANO: PIER PAOLO PASOLINI
R.: Carlo Di Carlo. Italia, 1967, b/n, 20’.
Il film traccia un ritratto di Pier Paolo Pasolini e della sua attività letteraria e cinematografica, attraverso un'intervista con Pasolini stesso e una serie di riprese effettuate nelle borgate romane.

LA VOCE DI PASOLINI
R.: Mario Sesti, Matteo Cerami. Mont.: Maria D’agostini. Mus.: Aidan Zammit, Federico Badaloni. Testi di P.P. Pasolini letti da: Toni Servillo. Italia, 2005, 53’.
Un documentario che alla straordinaria voce fuori campo di Toni Servillo, che legge brani tratti dalle poesie, dai saggi o dalle interviste rilasciate da Pasolini, accosta immagini di repertorio provenienti dall'Archivio del Movimento Operaio, dalla Cineteca di Bologna e da filmini amatoriali dagli anni '30 ad oggi. Immagini che mostrano l'Italia degli anni '60, sia quella del tanto amato sotto-proletariato, sia quella dell'odiata borghesia. E ancora frammenti del suo ultimo film, mai realizzato, Porno Theo Kolossal, rievocato attraverso il ricorso all'animazione e alla registrazione in cui si sente Pasolini dettarne il soggetto.

LA RICOTTA (Ep. di Ro.Go.Pa.G – Laviamoci il cervello)
R. e sc.: P.P. Pasolini. Int: Orson Welles, Mario Cipriani, Laura Betti, Edmonda Aldini, Ettore Garofalo, Tomas Milian, Lamberto Maggiorani. Italia, 1963, col., mediomt.
Presentiamo la versione originale della Ricotta: quella integrale presentata alla censura nel 1963: quella della prima distribuzione del film (febbraio ’63), dalla quale erano stati epurati alcuni metri della scena dello spogliarello di Natalina.

Ven 25 mag
h 16.00: Appunti per un film sull’India (P.P. Pasolini)
h 18.00: Appunti per un film sull’India (P.P. Pasolini)

Ven 1 giu
h 16.00: Le mura di Sana’a (P.P.Pasolini); Primo piano: Pier Paolo Pasolini (C. di Carlo)
h 18.00: La voce di Pasolini (M. Sesti, M. Cerami)

Sab 2 giu
h 16.00: Pasolini prossimo nostro (G. Bertolucci)
h 18.00: La ricotta (P.P. Pasolini, ep. Di Ro.Go.Pa.G)

Dom 3 giu
h 16.00: La voce di Pasolini (M. Sesti, M. Cerami)
h 18.00: Le mura di Sana’a (P.P. Pasolini); Primo piano: Pier Paolo Pasolini (C. di Carlo)

Fondazione Cineteca Italiana - Museo del Cinema - Via Manin 2/b, Milano

Ingresso: euro 3,00
Prenotazioni alle proiezioni: tel. 02.6554977 (venerdì, sabato e domenica dalle 15 alle 19)