È stato presentato a Berlino, La Masseria delle Allodole, il nuovo film dei Fratelli Taviani dedicato al dramma del genocidio armeno, una pagina particolarmente drammatica ed a lungo ignorata dal mondo del cinema.
Ispirato all’omonimo romanzo autobiografico di Antonia Arslan il film narra le vicende di una famiglia armena che, in attesa dell’arrivo dei parenti emigrati in Italia, si adopera per restaurare ed adattare una vecchia masseria in cui accoglierli. L’incontro però non avrà luogo a causa dello scoppio della Prima Guerra Mondiale e del genocidio realizzato dal governo dei Giovani Turchi (alleati della Germania) che colpirà direttamente la famiglia uccidendone i componenti di sesso maschile e deportandone le donne.

La proiezione, che si è svolta in un clima tranquillo senza le temute tensioni e proteste da parte dell’importante comunità turca presente a Berlino, ha diviso stampa e critica ed ha provocato la reazione indignata di Ahmet Boyacioglu, il rappresentante della Turchia per il Fondo europeo per il Cinema Eurimages. Già contrario al progetto in fase di conferimento dei fondi, Boyacioglu, ha in particolare accusato il film di veicolare esclusivamente odio e di essere pericoloso e ricco di importanti errori storici evidenziando così gli imbarazzi che tuttora esistenti in Turchia in relazione a tali avvenimenti. Infatti mentre non esistono ancora stime univoche sul numero effettivo di morti, il governo turco si rifiuta a tutt’oggi di ammettere le proprie responsabilità e di riconoscere l’accaduto (tanto che questa è una delle cause delle tensioni che permangono tra Unione Europea e Turchia).

Presentato fuori concorso nella sezione Berlinar Special, La masseria delle Allodole uscirà ufficialmente nel nostro paese venerdì 4 maggio.