"Un film composto da un cast ragguardevole ed ambientato in una Milano losca, dove l’unico credo è quello del dio denaro e per questo si compiono crimini e soprusi.
Ma i media non hanno tanto criticato la storia, anche perché molti dei film presentati al concorso hanno affrontato temi simili, ma il modo in cui tali temi sono stati affrontati, forse uno dei pochi casi di analisi del film della Festa.
L’opera è stata giudicata come un insieme di luoghi comuni dove tutti sono corrotti e spietati; l’Italia è presentata come una nazione alla deriva senza possibilità di redenzione, mentre Milano è una città dove si mischiano voracità finanziaria e mediocrità culturale.
L’unico lato positivo del film sembra la fotografia che ha trasformato la città in un luogo bellissimo, una città capitale della finanza, della moda e della tv.
La polemica intorno a questo film è stata tale che ha spinto il Sindaco della città, Letizia Moratti, ha criticarlo fortemente per come rappresenta la città padana e per dare ancora più pathos alla sua dichiarazione ha affermato che mai andrà a vedere un film del genere."