"Il primo vero film in cui l’omosessualità viene analizzata in maniera schietta ed evidente è però risalente al 1919, si intitola Anders als die Anderen (Diverso dal resto) di Richard Oswald. Si tratta di un film nato in quel brevissimo periodo, tra il 1918 e il 1920, in cui in Germania venne abolita la censura e si videro fiorire tutta una serie di film “educativi” dedicati a temi sociali, talvolta anche scabrosi.
Oswald si inserisce in questo genere di opere narrando le vicende del violinista Paul Corner, sedotto da un ricattatore che lo porterà alla rovina.
In questo film il protagonista ha una visione in cui osserva una lunga processione di filosofi, poeti, scienziati noti e perseguitati per la loro omosessualità, che camminano mestamente a testa bassa. Su un intreccio drammatico vengono oculatamente inserite pause illustrative nelle quali si forniscono allo spettatore, mediante didascalie, inserti documentaristici, tutta una serie di informazioni tecniche sull’argomento prescelto.
Nel caso di Anders la tesi è che l’omosessualità è uno stato del tutto normale e che gli omosessuali vivono male non in quanto omosessuali, ma perché la società li perseguita in quanto tali: l’oggetto della polemica è in particolare l’articolo 175 del codice tedesco che considerava fuorilegge i rapporti sessuali fra maschi.
L’opera venne rifatta nel 1927 dal dottor Magnus Hirchsfeld col titolo di Gesetze der Liebe (L’amore è legge): ne resta una sola coppia, frammentaria, proiettata nel 1979 ad un festival gay di Berlino, tutte le restanti vennero distrutte dai nazisti."