Definizione di "Asincronismo (cinema)", canale Cinema
Non coincidenza fra l’immagine e il suono. Può essere casuale (per imperfezione di montaggio o di proiezione) o intenzionale (mira ad ottenere determinati effetti). Un esempio frequente: il parlato corrisponde al pensiero o monologo interiore di un personaggio che visivamente è muto. Nel 1928 i registi sovietici Ejzenstejn, Pudovkin e Alexandrov lanciarono il Manifesto dell’asincronismo, con cui chiarirono la necessità di un impiego contrappuntistico del suono rispetto all’immagine.
di Massimiliano Studer [Visita la sua tesi »]
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