Amore di zingara (Golden Earrings, 1947)
"Il personaggio della zingara Lydia, romantica e sensuale, interpretato dalla bellissima Marlene Dietrich, è costruito sulla base dello stereotipo romantico della donna rom e ricorda per certi aspetti la zingara Esmeralda.
In questo film la zingara ha un ruolo centrale per lo svolgimento della storia ambientata poco prima dello scoppio del secondo conflitto mondiale e basato su una storia di spionaggio che vede protagonisti ufficiali inglesi, uomini della Gestapo e una bella zingara dal cuore nobile.
Due ufficiali, arrestati in Germania dalle SS, evadono fortunosamente; uno viene ucciso, l’altro, il colonnello Denistoun, durante la fuga, incontra sulle rive di un fiume la donna che lo salva camuffandolo da zingaro e nascondendolo nel suo accampamento. Già il primo incontro con la zingara sancisce la visione romantica su cui è costruito il suo personaggio.
Lydia infatti è accampata con il suo calesse e il suo cavallo in riva al fiume. La vediamo intenta a cucinare una minestra su un fuocherello ricoperta di stracci e scialli. Senza voltarsi si accorge della presenza di un uomo e lo invita a raggiungerla senza temere alcun pericolo.
Più tardi dirà a Denistoun che gli spiriti del fiume le avevano annunciato il suo arrivo stabilendo che quello sarebbe stato il suo uomo. E’ esplicito il riferimento alle doti di chiaroveggenza della donna e al suo stile di vita in totale libertà e autonomia, in perfetta sintonia con la natura.
Questo film è molto interessante da diversi punti di vista: innanzitutto il personaggio di Lydia ha una caratterizzazione positiva, viene descritta come una donna sincera, risoluta e coraggiosa, capace di provare sentimenti veri e autentici, disposta a prestare soccorso ad un uomo in difficoltà e aiutarlo nella fuga pur mettendo repentaglio la propria stessa vita. D’altra parte il film ci conduce letteralmente in un “campo tzigano” cosa assolutamente originale per il cinema dell’epoca."
di Lucia Monia Vernò [Visita la sua tesi »]
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