"Visconti si ispirò spesso a testi letterari che utilizzava per lo più come semplici canovacci, allontanandosene quanto a struttura e a senso.
Ma Il Gattopardo fa eccezione: Visconti, infatti, fu relativamente fedele, sia nei contenuti specifici che nella complessiva visione del mondo, al romanzo di Tomasi di Lampedusa. Infatti, sia il romanzo che il film sono ambientati in Sicilia durante la fase storica della spedizione dei Mille, mentre Visconti conclude la storia con i fatti dell’Aspromonte (1862), il romanzo si spinge oltre la morte del principe, fino al maggio del 1910.
In più, il regista rispetto al romanzo modificò anche i caratteri di alcuni personaggi e la dislocazione di alcuni episodi, come quello del ballo che è dilato temporalmente rispetto al romanzo. L’aspetto che più interessò il regista era la possibilità di poter riprendere il discorso cominciato con Senso, descrivere gli avvenimenti risorgimentali e il ruolo della cultura aristocratica.
Ma soprattutto lo affascinò molto la figura del Principe Salina, nel quale forse si ritrovava un po’. La vicenda si svolge nel 1860, anno in cui i garibaldini invadono la Sicilia.
Tancredi, nipote di don Fabrizio, Principe di Salina, con la speranza di controllare gli avvenimenti si arruola tra i rivoltosi. Il Principe approva la scelta. Malgrado il subbuglio rivoluzionario, don Fabrizio svolge egualmente con la sua famiglia la tradizionale villeggiatura annuale nel feudo di campagna di Donnafugata.
Qui vi è in corso il plebiscito per l'annessione della Sicilia allo stato sabaudo. Il Principe vota a favore. Capo locale del nuovo corso è il sindaco don Caloggero Sedàra, che invitato a pranzo dal Principe sorprende tutti portando con se sua figlia: la splendida Angelica.
Don Fabrizio appoggia il fidanzamento tra quest’ultima e suo nipote. Il Principe, sostiene questo nuovo connubio tra la nascente borghesia e la tramontante aristocrazia, ma rifiuta un seggio nel senato perché non crede in un possibile cambiamento della Sicilia.
La possibilità di cambiamento appartiene alla nuova generazione attraverso l'ascesa allo stato sabaudo. Durante un imponente ballo a Palermo il principe avverte la fine del suo mondo."